Reddito cittadinanza scadenza 30 settembre e perché RdC deve cambiare. Le ultimissime sul reddito di cittadinanza.
Reddito cittadinanza, il 30 settembre 2020 termina la prima fase del sussidio introdotto nel 2019. Infatti, per il Rdc è stata prevista una durata di 18 mesi. Quindi, per chi lo ha ricevuto durante tutto questo periodo, ora arriva la scadenza.
Inoltre, il governo sembra intenzionato a cambiare la misura, per renderla più efficace. Vediamo allora tutte le ultime notizie sul reddito di cittadinanza.
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Reddito di cittadinanza scadenza e nuova domanda
Il 30 settembre, per le famiglie che hanno iniziato a percepire il sussidio da marzo 2019, arriva la scadenza dei 18 mesi. Stesso discorso riguarda chi raggiungerà i 18 mesi di fruizione ad ottobre, novembre e così via.
Tutti questi beneficiari non riceveranno il rdc per un mese, trascorso il quale però potranno presentare una nuova domanda. Per farlo il nucleo familiare dovrà ancora avere i requisiti necessari, fra cui un Isee inferiore a 9.360 euro.
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Una volta approvata la nuova domanda, i beneficiari potranno ricevere la prestazione per altri 18 mesi. Tuttavia durante questo periodo ci sarà un cambiamento rispetto alla prima fase: i componenti del nucleo familiare dovranno necessariamente accettare qualsiasi offerta di lavoro. Questo vale per tutto il territorio nazionale, pena la perdita del sussidio per la famiglia.
Reddito cittadinanza, novità e possibili cambiamentiÂ
Fino ad ora per il reddito e la pensione di cittadinanza lo stato ha speso 8,5 miliardi, con una crescita negli ultimi mesi legata alle difficoltà causate dall’emergenza covid. La misura è finanziata fino al 2021, ma rischia di essere un sussidio per le famiglie senza creare molti nuovi posti di lavoro, come originariamente previsto.
Per questo Giuseppe Conte ha parlato di possibili modifiche da apportare al Rdc. Nello specifico il premier, intervenendo al festival dell’economia di Trento, ha detto: “siamo ancora indietro sull’inserimento nel mondo del lavoro collegato al reddito di cittadinanza. Ho incontrato i ministri competenti e vogliamo riorganizzare una sorta di network, per offrire un processo di formazione e riqualificazione ai lavoratori, già da inizio 2021″.
Il network a cui si riferisce Conte, secondo quanto riporta Ilsole24ore favorirebbe il reinserimento nel mondo del lavoro. Questo tramite un controllo più efficace, con i centri per l’impiego che dialogherebbero con un cervello nazionale. In questo modo sarebbe più facile incrociare percettori del reddito e offerte di lavoro, facendo perdere il diritto all’assegno per chi le rifiuta.
E’ tutto per quanto riguarda le ultime notizie sul reddito di cittadinanza. Per i beneficiari del sussidio si prospettano cambiamenti significativi, almeno stando alle intenzioni del governo.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web
Faranno di tutto per far si che molti lo perderanno perchè gli verrà proposto un lavoro a 200 o 300 km lontani da casa,probabilmente con salario minimo,dovranno pagarsi affitto e bollette,spese x andare al lavoro e tornare a casa si e no una volta alla settimana e lo stipendio non gli basterà .
Allora ci sarà chi ci rinuncia e lavorerà in nero più vicino a casa…..in poche parole i nostri politici se le cercano propio,voglio propio vedere chi ha superato i 40 o 50 anni con famiglia và a lavorare così lontano……….lavorerà in nero alla faccia di certi politici che si credono furbi.