Quanto costa ammalarsi in Italia? Tanto o poco? Tra analisi del sangue visite specialistiche ticket e supertiket ecco i costi del Belpaese regione per regione
Abitare al nord o al sud, essere un cittadino del Piemonte o della Calabria, significa dover mettere mano al portafoglio in maniera diversa. E non sempre essere residente al nord significa risparmiare.
Partiamo da fare due conti in tasca. Nel caso in cui un ammalato debba fare una visita specialistica andrà a pagare 18 euro in Basilicata e nella provincia autonoma di Bolzano, 26 euro nelle Marche, 28 euro in Lombardia, 37 in Piemonte, 39 in Friuli Venezia Giulia. Sono questi i risultati di una ricerca conclusa nei giorni scorsi da Altroconsumo.
In poche parole, è un po’ come dire che ci sono cittadini di seria A e cittadini di serie B. Che in base alla residenza dovranno affrontare un costo diverso per una visita. Costi diversi, però, che non sono sinonimi di una migliore qualità del servizio offerto.
A quantificare la (non) qualità della nostra sanità ci ha pensato l’università svedese di Goteborg, che ha provveduto a mettere le bandierine nere al servizio sanitario: tra le 172 regioni europee la Calabria risulta essere ultima ossia al 172° posto. Il motivo? Semplice: per i «particolari vantaggi» (questo ovviamente è un eufemismo) della sua offerta. La Calabria poi risulta essere terzultima (170ma) sia per qualità che per equità. Negli ultimi 15 posti della classifica ci sono: il Molise, la Campania, la Sicilia, la Puglia.
Ma continuiamo a parlare di soldi. L’indagine Altroconsumo mette in evidenza che per un banalissimo prelievo di sangue la tariffa, in molte Regione, è pari 3 euro. Se si abita nelle Marche, però, lo stesso prelievo costa 6 euro. E un’ecografia completa all’addome? Il costo medio è 65 euro, nel Veneto si arriva a spendere 111 euro.
Parliamo di ticket. Ok. Arrivano le noti dolenti anche su questo punto. Nella maggior parte delle Regioni, il ticket ammonta al massimo a 36,15 euro per ogni ricetta, con qualche eccezione: in Calabria è di 45 euro e in Sardegna è di 47,15 euro.
C’è poi anche il Superticket. Verrebbe a dire il ticket dai superpoteri… ossia quello a maggior carico dei pazienti. In questo caso ogni singola Regione può fare un po’ quello che vuole. Quindi si passa dalla quota fissa di 10 euro a ricetta (in nove regioni) a dove viene differenziato in base al reddito.
Più sei ricco più paghi quando ti ammali
Non parliamo poi dei tempi per accedere alla visita. In questo caso passiamo a due estremi: “in Valle d’Aosta – si legge nell’indagine Altroconsumo – il 35% dei cittadini accede alla visita specialistica ospedaliera entro una settimana, mentre solo l’8% deve aspettare due mesi o più. In Lazio solo il 14% dei cittadini accede alla visita in settimana, e ben il 39% deve sottoporsi alla lunga attesa di due mesi o più. C’è da stupirsi che il 60% dei cittadini si rivolga anche a studi e ambulatori privati?”