L’aumento iva colpirà le famiglie economicamente più deboli, ecco quanto costerÃ
Se l’iva tra un mese passerà dall’attuale 21% al 22, a rimetterci saranno soprattutto le famiglie meno ambienti. Questo è la conclusione di uno studio fatto dalla Cgia di Mestre, secondo la quale l’incidenza percentuale dell’aumento dell’Iva sullo stipendio netto annuo di un capo famiglia peserà maggiormente sulle retribuzioni più basse e meno su quelle più elevate. E, a parità di reddito, maggiormente penalizzate saranno le famiglie numerose. In base a ciò, un nucleo famigliare di 4 persone, subirà un aumento anno sulle spese fino a 120 euro; mentre per un single, l’aggravio massimo sarà di 99 euro.
Secondo il segretario Giuseppe Bortolussi, della Cgia, “Non si possono penalizzare le famiglie più numerose e in particolar modo quelle più povere. Bisogna assolutamente
scongiurare l’aumento”.
La Cgia per supportare il suo studio ha compiuto alcune simulazioni su tre tipologie famigliari. Per ciascun nucleo sono state prese in esame 7 fasce retributive, calcolate in relazione alla spesa media risultante dall’indagine Istat sui consumi delle famiglie italiane e su ognuna di esse è stato misurato l’aggravio iva in termini assoluti e l’incidenza percentuale che avrà su ognuno dei 7 livelli retributivi esaminati, senza considerare eventuali spinte inflazionistiche che l’aumento dell’imposta potrebbe avere.
Ecco le simulazioni.
– Single: i 7 casi riguardano un lavoratore dipendente. L’incidenza percentuale dell’aumento dell’Iva sullo stipendio netto annuo si farà sentire maggiormente per
le fasce meno abbienti. Infatti è dello 0,29% su un reddito annuo di 15.000 euro, si abbassa allo 0,27% su un reddito annuo di 55.000 euro. In termini assoluti l’aumento di imposta cresce man mano che aumenta il livello retributivo. L’aggravio oscilla tra i 37 e i 99 euro.
– Lavoratore dipendente con moglie e un figlio a carico: nei 7 casi presi in esame l’incidenza percentuale dell’aumento è inversamente proporzionale al livello di reddito. E’ dello 0,33% per un reddito annuo di 15.000 euro, scende allo 0,30% per un reddito di 55.000 euro. In termini assoluti l’aggravio d’imposta, man mano che cresce il reddito, sale da 51 a 113 euro.
– Lavoratore dipendente con moglie e 2 figlio a carico: anche in questa tipologia famigliare l’incidenza percentuale dell’aumento dell’Iva è inversamente proporzionale al livello di reddito. Si attesta allo 0,34% su un reddito annuo di 15.000 euro, diminuisce fino a toccare lo 0,31% su un reddito di 55.000 euro. Man mano che cresce il reddito, in valore assoluto la maggiore Iva annua passa da 61 a 120 euro.