Non solo Pisa e Livorno: praticamente in tutta Italia ci sono storiche rivalità tra città. Vediamo le più famose, da Nord a Sud.
I pisani e i livornesi si odiano (simpaticamente, più o meno) ormai da più di 700 anni. E quella tra Pisa e Livorno è forse la rivalità più famosa tra le regioni italiane, anche perché va oltre il semplice sberleffo – trasformandosi a volte in vera e propria guerra – e viene portata avanti da secoli.
Ma in realtà le rivalità tra città sono decine se si guardano i centri più grossi e famosi. Diventano centinaia o forse migliaia se passiamo ai centri più piccoli, cittadine e paesi, fino ai singoli quartieri. Tutti contro tutti, dal Nord al Sud. Ma alcune rivalità tra città sono più famose di altre. Vediamo quali.
Ad esempio le rivalità tra Lecce e Brindisi, ma anche tra Lecce e Bari, sono ben note ai pugliesi. Come sempre in tema di rivalità ci sono radici storiche e varie leggende sulle origini dell’antipatia tra comuni, ma anche una forte componente calcistica. Se in Italia c’è qualcosa che fa veramente discutere, questa cosa è il calcio. I derby dividono. E questo, paradossalmente, unisce tutta l’Italia, il Sud con il Nord.
In questo filone rientra la rivalità tra due delle più grandi città italiane, entrambe con la vocazione della capitale (ma solo una delle due, al momento, lo è davvero): Roma e Napoli. Rivalità che si accende soprattutto in caso di partite di calcio, ma non solo. Si estende perfino ad altri sport: napoletani e romani, a volte simpaticamente, a volte un po’ troppo seriamente, amano detestarsi a vicenda. Per restare in Campania, altra storica antipatica è quella tra Napoli e Salerno: molti napoletani amano prendere in giro i salernitani, e viceversa.
Più complesse le origini della rivalità tra Bergamo e Brescia. Anche qua c’è una forte componente calcistica, ma le due città pare abbiano iniziato a starsi antipatiche quasi mille anni fa con una vera e propria guerra tra le truppe bergamasche e quelle bresciane. Oggi non si combatte più sul campo di battaglia, ma solo su quello di calcio, oltre alle consuete battute da bar.
Saltando da un punto all’altro dello stivale torniamo al Nord, dove tre città del Veneto non si vedono di buon occhio tra loro: Verona con Venezia, Verona con Vicenza. Problemi calcistici ma non solo. A volte a scatenare queste rivalità sono alcune inconfessate gelosie, sociali, economiche, culturali, turistiche.
E’ il caso anche di Cagliari e Sassari: Cagliari è il capoluogo della Sardegna, ma molti abitanti di Sassari la snobbano, e considerano la loro città la vera capitale del nord-Sardegna. In questo caso si tratta di due città culturalmente lontane, che rappresentano due metà diverse di un’isola.
Campanilismo spinto anche tra le due grandi “capitali” del Nord: Milano e Torino. Entrambe queste rivali storiche vantano primati sull’altra, che si accendono particolarmente quando si tratta di calcio, vedi i vari Juve-Inter o Juve-Milan.
Per tornare da dove siamo partiti, rieccoci in Toscana, forse la regione dove le rivalità storiche tra città sono più diffuse, dai tempi dei comuni fino ai giorni nostri. Se infatti di Pisa e Livorno sappiamo tutto, sono molte altre le rivalità meno note fuori dai confini toscani. Un caso su tutti quella tra Siena e Firenze e, in generale, quella che vede quasi tutto il resto della Toscana contro i fiorentini, accusati di tutto e di più.
Tra le tante rivalità toscane è da segnalare quella particolarmente significativa tra Massa e Carrara. Le due cittadine, vicinissime, quasi adiacenti, lottano da tempo per stabilire chi delle due è veramente capoluogo della provincia di Massa-Carrara. In quel trattino c’è tutto: la divisione delle città italiane, delle regioni, dell’Italia intera.
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