Stonehenge, il luogo più misterioso d’Inghilterra, che con i suoi megaliti disposti a cerchio è da sempre stato considerato un enigma:
un antico osservatorio astronomico? un luogo magico dove si praticavano riti sacrificali? un orologio solare? fino alle teorie più stravaganti che lo vedevano come un’antica pista per l’atterraggio di astronavi.
Dopo la scoperta di un’altro cerchio di pietre, Bluestonehenge, l’enigma oggi forse sta per essere risolto. La teoria più probabile è infatti che vicino al fiume Avon vi fosse un vasto complesso funerario
Il complesso di Bluestonhenge, si trova ad un chilometro e mezzo dal gemello Stonehenge. “Durante l’età del neolitico – afferma Joshua Pollard, archeologo dell’Università di Bristol e condirettore del progetto di scavo avviato nel 2004 – ci si muoveva lungo i corsi d’acqua. E’ probabile che in questo luogo arrivassero da tutte le zone toccate dal fiume per seppellire i defunti. E’ più che un’ipotesi dunque, che il tratto Bluestonehenge – Stonehenge fosse utilizzato come percosso funebre, e che Stonehenge fosse la meta finale“.
“E’ possibile – prosegue Pollard – che il cerchio di pietre blu, denominato per questo Bluestonehenge fosse utilizzato per il rito della cremazione, a confermare inoltre che tutta l’area di Stonehenge durante tutta l’età del pietra fosse eletta a regno dei morti per eccellenza è l’assoluta assenza di oggetti, ossa di animali o strumenti di uso comune”.
21 giugno 2010