Il Coronavirus ha costretto l’italiano medio a qualche lettura in più: ma il mercato è dominato da influencer e Internet
La pandemia è riuscita a smentire a un luogo comune che in Italia per anni è stato considerato autorevole. E cioè che gli italiani, d’estate, leggono. In realtà le cose non stavano assolutamente così. Le statistiche del 2019 erano state tra le peggiori di sempre: persino d’estate. Ma il Coronavirus e la quarantena hanno cambiato le carte in tavola. Ecco cosa legge l’italiano medio e cosa leggono i giovani
La crisi degli editori è un po’ meno critica
Gli ultimi dati presentati dall’Associazione Italiana Editori non sono trionfali ma denotano una interessante inversione di tendenza. Secondo una ricerca dell’ufficio studi, infatti, sulla base di dati elaborati dalla Nielsen, è stato evidenziato che in piena emergenza pandemia il calo del fatturato dei prodotti editoriali e librari è un pochino rallentato. Se ad aprile la flessione era del 20% rispetto allo scorso anno, a luglio il gap si era quasi dimezzato: 11%. C’è poco da far festa: la flessione c’è, ed è evidente. Ma qualche libro in più si è venduto. Soprattutto per chi ha deciso di rivolgersi al mercato della letteratura online e degli audiobook il cui mercato è in crescita.
Più libri, soprattutto elettronici
Gli analisti sostengono che si siano venduti più libri perché si sono spesi meno soldi per andare a teatro, al cinema e perché i concerti quest’anno di fatto hanno chiuso bottega. Leggere, insieme alla solita televisione, era l’unica fuga possibile da una realtà piuttosto triste e statica. Consola il fatto che i migliori acquirenti in libreria sembrano essere soprattutto i giovanissimi. Un altro dato in controtendenza rispetto a quello degli ultimi anni.
In questo momento la percentuale tra libri cartacei e libri online viaggia su una tra il 70 e il 30%. Ogni dieci libri tre sono acquistati dal mercato elettronico con una percentuale che, di anno in anno, cresce.
Un problema in più per le librerie che, nonostante le iniziative assunte dal governo per fare riaprire i luoghi di cultura prima di quelli di svago, non sono riuscite a canalizzare l’interesse dei lettori.
Cosa legge l’italiano medio
Per quanto riguarda invece i gusti letterari ci sarebbe molto da discutere. L’Italia si conferma uno dei paesi più pigri e meno reattivi del mercato mondiale. Il lettore italiano legge quasi sempre ciò che viene promosso dalla pubblicità o quello che viene reclamizzato dal sentito dire, in modo particolare dalla televisione. Il personaggio pubblico che scrive un libro avrà quasi sempre più mercato rispetto a uno scrittore esordiente, per quanto bravo possa essere e per quanta attenzione possa meritare. Lo dimostra il fatto che i tre libri più venduti in Italia nel corso di questa estate 2020 non sono certo delle novità.
Ai soliti Donato Carrisi, che ormai pubblica gialli in quantità industriale e al compianto Andrea Camilleri, del quale continuano a essere pubblicati racconti di una certa importanza dopo la sua recente scomparsa, si affiancano soprattutto titoli di scrittori che sono diventati di successo solo grazie alla loro dirompente personalità on line.
Lyon Gamer è uno youtuber che ha costruito una piccola fortuna sui suoi tutorial on line e che alla fine è riuscito a ottenere una considerevole credibilità editoriale pubblicando brevi racconti a ripetizione con l’aggressività tipica di chi vive sul mercato on line, molto mutevole e imprevedibile. Il suo “Le storie del Mistero” ha avuto il merito di conquistare un pubblico di giovanissimi che, per una volta, hanno spento il pc e sfogliato delle pagine. Se questo servirà anche a far leggere a qualche giovanissimo anche Jules Verne piuttosto che Charles Dickens ben venga.
Libri: i teen ager dominano
Ma gli altri libri in classifica sottolineano quella che è una tesi consolidata: a comprare i libri sono i giovanissimi e la loro molla è Internet. Luì e Sofì, al secolo i Me Contro Te, una coppia di fidanzatini siciliani che sono riusciti a conquistare qualsiasi mercato abbiano affrontato, rappresentano da anni una certezza editoriale. Eppure non nascono scrittori: hanno cominciato a pubblicare video su Internet con costanza e continuità cinque anni fa. Si sono dimostrati creativi e affidabili, hanno conquistato il pubblico dei bambini e di conseguenza pure quello dei genitori.
Piacciono perché con loro non c’è bisogno di bollino giallo o di avvertenza ‘bimbo accompagnato’. Al cinema hanno battuto Checco Zalone. Luigi Calagna (universitario che studia ingegneria) e Sofia Scalia, sono un’industria formidabile. Firmano giochi, zaini, linee di abbigliamento, libri, dischi. E tra un video, un doppiaggio e una pubblicazione, sono entrati nel mondo Disney. Sono stati persino costretti a trasferirsi a Milano e girano l’Italia come globetrotter incontrando personalmente i loro fan in meeting oceanici. Fanno talmente tanto notizia che questa estate si era sparsa la voce che si erano lasciati: prima ancora che i due smentissero, sarebbe stato un trauma per milioni di fan, la notizia è diventata virale.
Le corna stanno sempre bene su tutto. Il caso De Lellis
Ancora più singolare il caso di Giulia De Lellis. Resa celebre dalla sua partecipazione al dating show “Uomini e Donne” e da qualche flirt importante, la De Lellis ha una straordinaria capacità di marketing che riguarda qualsiasi attività che gestisca in prima persona. Il suo primo e finora unico libro, “Le corna stanno bene su tutto”, scritto con la blogger Stella Pulpo, pubblicato ormai un anno e mezzo fa, è ancora il più letto in Italia. I suoi diritti sono stati venduti a suon di milioni di euro per la realizzazione di un film. Il tentativo è quello di bissare quelli che furono i successi di Moccia con “Tre metri sopra il cielo”, “Scusa ma ti chiamo amore” e “Scusa ma ti voglio sposare”, successi editoriali che sono diventati blockbuster cinematografici e una garanzia di audience anche in tv.
L’autrice più di un anno fa disse che stava lavorando a un secondo libro. Ma non c’è fretta, visto che la Mondadori continua a ristampare il primo con cadenza trimestrale…
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