E’ giovane, bella ed è al suo secondo romanzo. Nata a Napoli nel 1976 ,Tiziana Iaccarino, fin da bambina si appassiona all’arte, che diventerà nel tempo il filo conduttore della sua vita.
Il suo ultimo libro”Le catene del potere” (Edizioni Eracle) uscito a Maggio scorso, è una storia ambientata tra l’Italia(nella splendida terra Parteneopea) e l’America Latina che racconta le intricate e spesso complesse vite di persone molto differenti tra loro, ma accomunate dalla ricerca di una serenità esistenziale che apprenderanno soprattutto attraverso la consapevolezza della libertà in quanto valore contenuto anche nella complessità delle proprie scelte.
L’abbiamo intervistata per meglio conoscere tutti i segreti della sua vitalità, e il suo profondo legame per l’arte e la cultura.
Tiziana, cosa La spinge a scrivere in un momento in cui assistiamo ad un declino della qualità culturale?
Amo scrivere. Al di là di ogni declino artistico, culturale, sociale ed umano. Al di là di un mondo che cade a pezzi. L’arte ci aiuta a restare a galla, come un’ancora di salvezza.
La passione per la scrittura, proprio come per il disegno, è cresciuta in me e con me nei momenti in cui avevo più bisogno di esprimere ciò che provavo tra la solitudine e le difficoltà della vita.
Inoltre, credo che scrivere sia una “terapia”, una “cura”, oltre che una passione. Una cura per sé, oltre che per le proprie malinconie, per i disagi quotidiani e le difficoltà sociali che, in fondo, appartengono alla vita di ciascuno di noi.
Il suo ultimo libro “Le catene del potere” esprime passioni, intrighi e mistero, e come sfondo troviamo la splendida terra Partenopea, vuole raccontarci Napoli?
Ho dedicato questo romanzo alla mia città, non solo perché la storia vi è ambientata, ma anche perché avevo voglia di raccontare un pezzo di società partenopea odierna, un pezzo che ho conosciuto e riconosciuto nella cosiddetta “Napoli bene”.
La storia, infatti, racconta di una ricca famiglia partenopea alle prese con un potere dato dal denaro e dalla sua gestione, tra conflitti sentimentali e sociali, oltre a trattare temi molto attuali. Infatti, persone appartenenti ad ogni ceto e residenti in qualunque città, vi troveranno molta realtà.
La sua vocazione per l’arte non solo letteraria iniziata a 5 anni ci ha incuriosito, ma cosa l’ha spinta veramente ad iniziare e proseguire?
Quando avevo 5 anni ero già in Tv a cantare “Casetta in Canadà” in un programma per bambini dal titolo “Tombolino” che era trasmesso da un’emittente napoletana.
Ricordo ancora quell’esperienza, fu piacevole. Mia madre mi portò a partecipare a quell’evento ed avrebbe voluto che proseguissi.
In seguito, però, ha intuito che la mia passione per l’arte sconfinava oltre il canto, abbracciava l’arte figurativa, quella letteraria fino ad arrivare alla recitazione nell’adolescenza.
Non riesco ad immaginare una vita senza “arte”, una vita senza creatività, senza emozioni che scaturiscano dall’ingegno e dal talento umano.
Qualcuno ritiene che la storia della letteratura sia piena di talenti che non hanno ottenuto il successo che meritavano, Lei è d’accordo?
Perché no? Il talento non è sempre riconosciuto, né riesce sempre ad emergere come sarebbe opportuno e in questo a rimetterci sono davvero degli artisti di valore che, probabilmente, non vengono gestiti o indirizzati adeguatamente.
Chi è veramente Tiziana Iaccarino nella quotidianità?
Sono una persona normale, semplice, spesso goffa e alquanto ironica. A cominciare da me. Sono una persona a cui piace creare, costruire, realizzare, inventare, produrre. Amo l’imprenditorialità che vive nella stessa arte e in quegli artisti che sanno relazionarsi con un mondo che stenta a comprenderli. Ma è una lotta continua, dopotutto.
Dopo l’ultimo libro”Le catene del potere” quali sono i prossimi passi?
Una domanda a cui potrei rispondere semplicemente, poiché ho già pronta una nuova opera letteraria nel cassetto, ma la verità è che mi manca il palcoscenico. Ho studiato recitazione per quattro anni della mia vita ed ho calcato i palcoscenici dei Teatri più importanti della mia città, interpretando ruoli molto diversi in opere di grandi come Shakespeare e Pirandello, e credo che l’emozione offerta dal palcoscenico ad un artista sia qualcosa d’imparagonabile ad altro.
Mi piace questa ragazza, dalla foto esprime se stessa, vitale e gioiosa. Comprerò il libro sono curiosa di leggerla