In estate è possibile coltivare i pomodori anche in città , ad esempio in terrazza. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla coltivazione dei pomodori in terrazza o in balcone, a partire dal tipo di terreno, di vaso e l’esposizione.
Coltivare, nella propria abitazione, un piccolo orto comporta svariati benefici: un senso di appagamento personale, la possibilità di assaporare cibi genuini e sicuri e un lieve risparmio economico. Durante l’estate poi, è conveniente selezionare alcuni ortaggi nello specifico, in particolare il pomodoro, un ortaggio molto usato e dalle proprietà e valori nutrizionalli fondamentali.
Esposizione
Come prima cosa, per coltivare i pomodori in terrazza, è opportuno scegliere il luogo dove verranno posti i vasi, dato che il pomodoro abbisogna di un fotoperiodo molto lungo (14 ore), quindi dovrà esser bene esposto al sole.
Terreno e Cultivar
La seconda scelta sarà il terreno, i pomodori sopportano bene ogni tipo di terreno, anche se quello di medio impasto è il più indicato; la terza e ultima scelta sarà dettata dalla cultivar. I pomodori troppo grandi e lunghi saranno da evitare, stessa cosa per quelli troppo piccoli, data la loro facilità nel non maturare, quindi si opterà per quelli a grappolo, tipo il Montecarlo, la Mervaglia del Mercato e il Principe Borghese.
Vasi
I vasi saranno preferibilmente in terracotta, ma anche sacchi di iuta e cartoni possono rivelarsi molto utili, dato che faciliteranno la crescita radicale in modo ben maggiore dei vasi. La profondità minima dei vasi dovrà essere di 40 cm, mentre il diametro minimo di 30 cm. La distanza tra una piantina e l’altra quindi – in caso di sacchi, cartoni o vasi ampi – non dovrà essere inferiore ai 40 cm!
Semina
Di solito la semina del pomodoro inizia a marzo/aprile, nel caso invece di porre a dimora piantine in vaso, il periodo ideale è maggio/giugno, in alcuni casi anche l’inizio di luglio; ciò dipende dalla grandezza della pianta e l’eventuale presenza di fiori.
Irrigazione
Ogni piantina dovrà essere innaffiata con cura, evitando di far andare acqua sulla pianta stessa, evitando marciumi e bruciature sulle parti bagnate. L’acqua deve sempre esser posata a qualche centimetro dal colletto (per colletto si intende la zona dove la pianta spunta dal terreno). Le ore ideali per irrigare sono quelle serali, intorno al tramonto. Utilizzare l’acqua del lavaggio delle verdure (che non contenga bicarbonato) e l’acqua di cottura (raffreddata) di pasta e riso, sempre che non contenga sale, apporterà anche un lieve contributo in sali minerali e sostanza organica.
Concimazione
L’eventuale concimatura verrà fatta in due casi: durante la crescita, quando la piantina presenta le prime 5/6 foglie e durante la fioritura. E’ possibile utilizzare i fondi del caffé, magari miscelati con poca acqua, e l’acqua di scarto sopra citata, altrimenti si utilizzeranno concimi per ortaggi, acquistabili in ogni garden/vivaio.
Fruttificazione e Raccolta
La fruttificazione inizia dopo 40/50 giorni dalla messa a dimora delle piante senza fiori, per poi continuare per altri 60 giorni circa, in base alla cultivar vi sono differenze. La raccolta dei frutti deve esser fatta con molta cura, dato che essendo il pomodoro una pianta che può fruttificare in più riprese, è ideale arrecare minori danni possibili.
Consiglio: è conveniente conservare una manciata di semi per la semina dell’anno successivo, così da utilizzarli per l’anno successivo.
Vedi anche: Inverno, cosa coltivare in terrazza