Riaperture di bar ristoranti, o anche prima di maggio per la moda o i cantieri. Queste le news apparse sulla stampa. Ma Palazzo Chigi smentisce tutto e tutti.
Sul tema riaperture fase 2 e fine del lokdown agenzie di stampa e giornali hanno iniziato a speculare citando fonti vicine a Palazzo Chigi e ipotizzando date di riaperture addirittura anticipate rispetto al 3 maggio. Data in cui dovrebbe finire almeno parzialmente il lokdown imposto dal governo italiano per l’emergenza Covid. Ecco come ha risposto Roma alle tante indiscrezioni di stampa.
Riaperture fase 2 cosa ha detto Palazzo Chigi
“Circolano numerose ipotesi che sono ancora allo studio e quindi non possono essere in alcun modo considerate definitive” Risponde Palazzo Chigi con una nota ufficiale – Â In alcuni casi si tratta di ipotesi che non hanno alcun tipo di fondamento – Conferma la fonte
Anticipazioni, indiscrezioni e fughe di notizie – in un momento tanto delicato – rischiano di alimentare caos e confusione. In questi momenti invece è indispensabile la collaborazione responsabile di tutti. Ha concluso Palazzo Chigi nella sua nota ufficiale in risposta alle tante ipotesi scritte.
Il governo parlerà agli italiani solo quando avrà in mano il dossier con la conclusione dei lavori della task force e del comitato tecnico scientifico. Solo allora sapremo quali saranno le prime attività a partire, e se ci saranno per gli italiani degli allentamenti delle misure, ad esempio quando riaprono i negozi, i centri commerciali o se dal 4 maggio potremo uscire finalmente da casa.
Ecco questo ancora non lo sa nessuno, probabilmente neanche lo stesso Governo Conte visto che per ora tutti sono concentrati sulle aperture che comportano meno rischi per i lavoratori. Tuttavia non possiamo neanche stare a casa ancora a lungo, altrimenti rischiamo di morire di fame visto che la povertà in Italia già si fa sentire.
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E’ di ieri infatti la news riportata da La Stampa di Torino in cui si parla della ressa davanto al Monte dei Pegni. La continua chiusura delle attività porta infatti la gente alla disperazione e per oltre 3,5 milioni di lavoratori come roportato dal video di Sky Tg è venuta a mancare l’unica fonte di reddito, oltre al fatto che i tempi di pagamento per la cassa integrazione sono troppo lunghi.
Insomma L’Italia deve riaprire, ma come e in cehe modo sarà il governo a dirlo, le anticipazioni creano solo confusione.
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