A cura di AIVPA Associazione Italiana Veterinari Piccoli Animali
Ormai da anni gli animali riempiono la nostra vita quotidiana con la loro presenza, la loro fedeltà e il loro affetto, risulta quindi nostro dovere prendercene cura sia attraverso il mantenimento, il gioco e una corretta gestione, sia controllando il loro stato di salute.
Molto utile risulta l’osservazione e la valutazione di eventuali modificazioni riguardanti i normali atti fisiologici tra cui l’appetito, la sete, l’urinazione e la defecazione, informazioni utili anche al fine di aiutare il medico veterinario sulla scelta dell’iter diagnostico – terapeutico
Una diminuzione o un aumento dell’appetito dei nostri animali sono eventi “spia” di problematiche di varia origine che possono indicare una patologia organica, meccanica eo metabolica.
Allo stesso modo un aumento della sete non va sottovalutato poiché potrebbe celare problemi endocrini (es. Diabete mellito, morbo di Cushing,etc) o metabolici (es.sofferenza renale, epatica, etc).
Sarebbe utile quantificare l’ acqua bevuta nell’arco delle 24 ore in modo da permettere una valutazione più approfondita del disturbo.
Sarà anche importante segnalare possibili modificazioni legate all’atto dell’ urinazione (frequenza, colore, difficoltà di minzione) e della defecazione.
Se dovessero verificarsi frequenti episodi di tosse sarebbe utile controllare se essi siano correlati a precisi episodi della vita dell’animale (dopo una corsa o una fase di eccitazione), dato utile per distinguere la tosse di origine cardiogena da quella di natura respiratoria.
In caso di vomito sarà importante valutare se collegato al pasto o avvenuto in fase di digiuno, se preceduto da segali di nausea (ripetute deglutizioni, aumento della produzione di saliva), stabilirne la frequenza e controllarne la composizione.
Altro elemento importante da controllare è la temperatura corporea, tenendo però in considerazione il fatto che in una situazione normale la temperatura dell’ animale oscillerà tra i 38 – 39 °C. La sola sensazione tattile di calore talvolta può rappresentare un falso allarme.
Odori particolari cutanei, boccali, ect, vanno descritti al medico veterinario.
Per quanto riguarda la cute, occorrerà osservare la pelle dell’animale che normalmente è elastica e priva di lesioni; valutare che il mantello sia lucente e privo di forfora o soggetto a cospicua caduta.
In caso di zoppia si dovrà porre attenzione al tempo di comparsa: se emersa lentamente o improvvisa, se accentuata a freddo o a caldo, se si manifesta solo su determinati terreni.
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In conclusione, grazie all’ appropriato uso dei nostri sensi, un proprietario attento potrà aiutare il medico veterinario di fiducia a completare un’ anamnesi completa del soggetto portato in visita.
Pietro Meregaglia
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