Vacanze 2020: nonostante il coronavirus sarà possibile fare le vacanze estive in Sardegna? La risposta è sì, ma vediamo la situazione attuale.
Il Coronavirus ha stravolto le abitudini di milioni di italiani, come sappiamo, ma l’estate in arrivo e i contagi in calo, fanno sperare in una lenta ripresa e un ritorno a qualcosa di simile alla “normalità”, vacanze comprese. Sarà possibile fare le vacanze estive 2020 in Sardegna, nonostante il Coronavirus? Per l’isola il turismo è vitale, e resta una delle mete più amate da milioni di italiani e stranieri. Dal 3 giugno sarà possibile andare in Sardegna.
Dalle parti della Regione Sardegna si parla di una serie di iniziative, non ancora specificate, per promuovere l’isola come destinazione sicura, così da evitare il tracollo economico totale, dato che il comportato turistico ha già subito perdite significative in questi mesi. Vediamo la situazione attuale per quanto riguarda le prossime vacanze in sardegna estate 2020.
Ovvero: come sarà possibile andare in Sardegna per le vacanze?
Dal 3 giugno sì alle vacanze in Sardegna, lo dice il governatore Solinas
“La Sardegna spalanca le braccia ai turisti, chiediamo solo una piccola cautela in più: munirsi di un certificato di negatività al Covid-19”
Queste le parole del presidente Christian Solinas. Dunque i confini sardi saranno aperti dal 3 giugno, quando ci si potrà spostare fra regioni, per chiunque voglia andare in vacanza nell’isola. La richiesta è quella di un certificato di negatività al virus.
“Dal 3 giugno riapriremo i voli progressivamente fino ad arrivare alla piena operatività il 25 con i voli internazionali” ha spiegato Solinas.
Dunque si potrà andare in Sardegna, dove la diffusione del virus è ormai molto limitata, ma a patto che si arrivi sani.
Vacanze 2020, si può andare in Sardegna questa estate?
Secondo alcuni sondaggi molti italiani non andranno in vacanza, ma tra quelli che invece intendono farlo la maggioranza ha indicato la Sardegna come destinazione probabile. Oltre alla bellezza dell’isola e delle sue rinomate spiagge, giova anche il basso numero di contagiati e la bassa densità demografica. Questo farebbe dell’isola una meta ideale per una vacanza serena e sicura.
Le compagnie di navigazione si stanno attrezzando: Sardinia Ferries ad esempio ha annunciato nuove rotte, da luglio a settembre. E’ allo studio un protocollo di sicurezza per alberghi e altre strutture ricettive che riguardano la sicurezza sanitaria. Si parla ovviamente di distanziamento, sanificazione ambienti, uso di mascherine e così via.
Dunque sarà possibile andare in vacanza in Sardegna, nonostante il coronavirus, anche se in modo diverso dal solito. L’accesso alle spiagge, per fare un esempio, sarà quasi sicuramente a numero chiuso. Negli stabilimenti si rispetteranno la distanze di sicurezza.
Coronavirus, sì alle vacanze in Sardegna, ma bisognerà dimostrare di essere negativi
Nell’estate 2020 in Sardegna si potrà andare esclusivamente se si sarà in grado di dimostrare la negatività al virus. Ci saranno controlli alle partenze e anche all’arrivo. Al momento porti e aeroporti sono chiusi al turismo, ma si pensa che da luglio/agosto il turismo ripartirà. Quindi sì, si può andare in Sardegna questa estate: sarà sufficiente fare i controlli e dimostrare di essere negativi. Inutile dirlo, non ci si potrà muovere in caso di febbre o sintomi influenzali.
Una volta nell’isola ci si potrà spostare e raggiungere i luoghi prenotati. Ci saranno più controlli del solito, ma è il giusto prezzo da pagare per potere godere in sicurezza delle bellezze dell’isola.
Vacanze sardegna coronavirus: controlli agli arrivi
Il problema vero è l’entrata nell’isola. Ovvero controllare gli arrivi dei turisti per evitare un aumento dei contagi, attualmente molto bassi nell’isola. La regione probabilmente opterà per una sorta di “passaporto sanitario”, oppure di “strumenti diagnostici che partono dalla saliva e quindi rendono più semplice la possibilità di certificare la negatività al virus”.
Dunque, risolto il problema di controllare e monitorare gli arrivi, ci sarà quello di applicare un protocollo di sicurezza alle strutture ricettive e alle spiagge. Fatto questo – operazione al quale si sta lavorando assiduamente in vista dell’estate 2020 – sarà possibile fare le vacanze in Sardegna. Come già detto saranno sicuramente particolari, ma almeno sarà possibile ripartire.
Vedi anche: Bonus vacanze 2020 e 800 euro nel nuovo decreto?
Vacanze coronavirus: più della metà degli italiani dice no alla vacanze, ma chi ci andrà sceglie la Sardegna
Come abbiamo visto i sondaggi dicono che gli italiani preferiranno non muoversi, o limitarsi alle vacanze “in casa”, nella propria regione se non addirittura nel proprio comune.
Vedi anche: Vacanze 2020 si faranno o no? Andremo al mare in estate?
Ma chi ha scelto di fare le vacanze estive indica proprio l’isola sarda come meta quasi certa. I motivi li abbiamo già elencati: oltre ad essere una destinazione classica delle vacanze estive, la bassa densità demografica e i pochi contagi (e l’isolamento dalle altre regioni) la rendono particolarmente attraente agli occhi dei turisti.
L’obiettivo sarà coniugare turismo e sicurezza. Non dobbiamo dimenticare che il virus ha provocato la morte di 30mila persone e, se i contagi sono in flessione nella maggior parte delle regioni, restano alti nel nord Italia. Dunque le vacanze in Sardegna saranno possibili nell’estate 2020, nonostante il coronavirus, ma con la massima prudenza.
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Buongiorno, tutti a lamentarsi del fatto che la regione Sardegna imponga delle regole precise per l ‘afflusso turistico…..probabilmente forse sarà difficile da gestire e da rendere pratico, ma ho sentito parlare di ” mantenere l isola con i propri soldi delle vacanze”. Da sardo acquisito,ritengo una gran fortuna che molte di queste persone rinuncino a questo tipo di vacanza per rivolgersi ad altre località, ce ne faremo una ragione…..probabilmente sognano luoghi dove si può fare tutto quello che vogliono spendendo due euro. La Sardegna non merita considerazioni di questo tipo
Se c’è un luogo dove evitare di andare in vacanza a luglio e agosto questa è la Sardegna. Cari arrabbiati e tutti ammucchiati, no grazie. Solinas si tenga pure la sua isola, ci sono altri posti dove andare in vacanza. l’Italia ha mare da nord a sud, laghi e montagna, e le isole non mancano, a partire dalla meravigliosa Sicilia.
In risposta a Gianna
Per andare in vacanza in Italia non esiste solo la Sardegna per fortuna, esistono luoghi meravigliosi in tutte le regioni. Onestamente penso non sia una buona idea andare dove non ti vogliono. Il governatore della Sardegna faccia pure quel che gli pare, voglio vedere se gli arriva un turista straniero infetto cosa dice visto che ha tanta voglia di parlare.
Noi abbiamo prenotato li traghetto a metà di novembre di 2019 per partenza di 15.06.2020. Siamo in Toscana e non apparteniamo alle categorie sottoposte al test sierologico obligatorio .Siamo messi in lista per fare il test privatamente a metà di aprile, ma al giorno di oggi stanno dicendo che non è possibile effettuarlo . La regione non consente fare il test privatamente, del tampone non si ne parrla . A questo punto dobbiamo rinunciare , rimandare per l’anno prossimo ( ho le ferie ferie concesse dalla ditta a giugno). Impossibile seguire il protocollo richiesto dal governatore della Sardegna .
L’atteggiamento assunto da chi governa la Sardegna ( oltre ad essere impraticabile quanto richiesto) è offensivo nei confronti dei tanti italiani che per anni hanno mantenuto l’Isola, solo per questo la Sardegna merita di essere cancellata come meta di vacanza. L’Italia offre molto, è arrivato il tempo di cambiare
La decisione del governatore della Sardegna, che con le sue uscite contrastanti lascia tutti comunque perplessi, non è ovviamente ben vista dagli operatori del settore turistico. Vado in Sardegna (che, se non erro, forse è parte dello stato Italiano) e devo però ottenere preventivamente un “passaporto” che attesta la negatività al coronavirus. Io porterei soldi “buoni” in Sardegna (che vive essenzialmente sul turismo), non affetti da coronavirus, e dovrei pure trovare il modo, solo apparentemente semplice, non rapido e indiscutibilmente costoso, di far avere una certificazione a tutti i componenti della mia famiglia. Non ho nulla contro tale certificazione, ma non vedo perchè il vulcanico governatore non debba organizzare per far eseguire un test rapido all’arrivo, ovviamente a cura e spese della Sardegna, richiedente di tale adempimento. Chiederò il rimborso e sceglierò, come tanti hanno già fatto, altra meta, vista la concreta impossibilità di fare quello che lui chiede.
io ho prenotato il traghetto già a novembre 2019 proprio per risparmiare, ho la casa e almeno questo non è un problema, il problema è come potremo andare in Sardegna, perché non è chiaro se vogliono il sierologico o il tampone o cos’altro ma in ogni caso ad oggi non è proprio semplice fare il sierologico, oltretutto prima si fa il sierologico e poi se sei positivo il tampone, mi sembra ovvio che chi ha il sierologico negativo potrà accedere all’isola. ma comunque non è facile tutta la trafila anche perché se il test deve essere di massimo una settimana prima della data di partenza sarà difficile organizzarsi e così molti rinunceranno.
un’idea più semplice sarebbe che la regione sardegna predispone dei test veloci con la saliva all’arrivo di porti e aeroporti e poi ci tracciano. potrebbero anche far pagare il test ai turisti per non gravare sui costi della regine
Saggia osservazione non ci sono i tempi per fare quello che richiede la Sardegna. Da una parte vogliono il turismo l’isola vive di quello, dall’altra non possono permettersi che nascano nuovifocolai.
Io o già fatto il biglietto però ci sono pochissime possibilità unche perché io viaggio in canper .è atuttora non si sa nemmeno se chi a scelto questa non sa se le strutture canpeggi e altre strutture sono sperte
il campeggio dove andrò io nmi ha comunicato ieri che aprirà il primo Giugno