Inter-Empoli termina 4-2 con i nerazzurri che, dopo essere andati sotto per 0-2, ribaltano il risultato e si riportano al primo posto della Serie A.
L’Inter va sotto di due gol, ma alla fine cala il poker sull’Empoli e porta a casa una vittoria pesantissima in ottica scudetto: i nerazzurri, “pazzi” come impone la tradizione, sono infatti riusciti ad avere la meglio dopo un avvio da incubo.
4-2 il risultato finale, un successo che permette agli uomini di Inzaghi di portarsi in vetta alla classifica di Serie A almeno fino a domenica.
Inter-Empoli, primo tempo
Comincia malissimo la partita dell’Inter: al 5′ infatti il grande ex Pinamonti sfrutta un bel cross dalla destra di Zurkowski per battere Handanovic in spaccata. I nerazzurri nei primi minuti sembrano non essere in campo e così al 10′ Pinamonti ricambia il favore assistendo Zurkowski che insacca, ma per fortuna degli uomini di Inzaghi la posizione dell’attaccante azzurro è irregolare e la rete viene annullata.
Il rischio corso dà la scossa ai padroni di casa, in particolare a Barella: il numero 23 prima scheggia un palo (ma c’era fuorigioco) e poi si procura un rigore che però, dopo un controllo video dell’arbitro, viene revocato.
Dopo aver in qualche modo resistito agli assalti avversari, l’Empoli si ributta in avanti e, al 28′, trova addirittura il raddoppio: giro palla nella propria metà di campo, lancio lungo verso Asllani, stop volante perfetto dell’albanese e palla spedita in rete.
Il raddoppio degli uomini di Andreazzoli potrebbe rappresentare per l’Inter una mazzata terrificante a livello psicologico, ma in realtà subisce l’effetto opposto: l’Inter infatti reagisce in modo rabbioso e veemente e, tra il 40′ e il 45′, trova due gol che valgono il pareggio. A cinque minuti dall’intervallo c’è infatti l’autorete di Romagnoli (su cross di Dimarco) che accorcia le distanze, mentre quasi all’ultimo secondo Çalhanoglu mette in mezzo per Martinez, il quale da centro area non sbaglia e permette ai suoi di rimettere le cose in equilibrio.
Durante il recupero la Beneamata avrebbe addirittura la possibilità di passare in vantaggio, tuttavia un super Vicario si oppone bene su una pericolosissima conclusione di Perisic.
Inter-Empoli, secondo tempo
Se l’ultima parte del primo tempo è un continuo assalto alla porta dell‘Empoli, l’avvio di ripresa è un autentico assedio nerazzurro: l’Inter infatti si riversa in attacco e Vicario è costretto agli straordinari con almeno tre interventi miracolosi o quasi.
Alla fine, però, anche il portiere azzurro è costretto a capitolare sotto i colpi dei campioni d’Italia in caricare in particolare quelli di Martinez che, sfruttando un disimpegno “così così” di Fiamozzi firma la doppietta personale calciando al volo di prima intenzione.
A calare il poker nel finale sarà dunque Sanchez che, dopo aver sciupato un’occasione clamorosa in contropiede (palla spedita alta a porta vuota) e aver visto Dzeko centrare un palo, segna da dentro l’area piccola con un tap-in facile facile.
L’Inter si riporta dunque in vetta alla classifica a +1 dal Milan, domenica dunque chiamato a battere il Verona per riprendersi il primato e ristabilire le distanze.
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Inter-Empoli 4-2, il tabellino
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Dimarco (70′ D’Ambrosio); Dumfries (77′ Darmian), Barella, Brozovic, Çalhanoglu (70′ Vidal), Perisic; Martinez (70′ Dzeko), Correa (82′ Sanchez). All.: Inzaghi
EMPOLI (4-3-2-1): Vicario; Fiamozzi (78′ Benassi), Romagnoli, Luperto, Parisi; Asllani, Stulac (69′ Ismajli), Bandinelli; Bajrami (61′ Di Francesco, 68′ Cutrone), Zurkowski (61′ Henderson); Pinamonti. All.: Andreazzoli
MARCATORI: 5′ Pinamonti (E), 28′ Asllani (E), 40′ aut. Romagnoli (I), 45′ e 64′ Martinez (I), 94′ Sanchez (I)
Veronese, classe ’92, laureato in Editoria e Giornalismo presso l’Università degli Studi di Verona e iscritto all’Albo dei Giornalisti dal 2019. Da sempre appassionato di calcio, ho iniziato a scrivere per il quotidiano L’Arena per poi proseguire online. Seguo questo magnifico sport in tutte le sue sfaccettature, si tratti di maschile o femminile, prime squadre o giovanili, grandi squadre o piccole realtà locali.