In una notte che resterà nella storia, l’Italia conquista il suo secondo titolo europeo battendo nel tempio di Wembley l’Inghilterra: decisivo Donnarumma
Euro 2020, finalissima: Italia-Inghilterra 4-3 (rigori) – Una vittoria storica che resterà negli annali e che consegna agli archivi una squadra indimenticabile. L’Italia di Roberto Mancini batte l’Inghilterra ai calci di rigore e vince il secondo titolo europeo della sua storia a 53 anni di distanza dal primo.
Italia-Inghilterra, la partita
E pensare che le cose erano cominciate nel modo peggiore. Wembley non fa sconti: lo stadio inglese sarà anche un tempio che merita rispetto. Ma prima del match ci sono tafferugli con numerosi tifosi che tentano di fare irruzione senza biglietto forzando i blocchi di polizia e organizzazione. Poi l’inno di Mameli viene fischiato e l’accoglienza è quanto meno ostile. L’Italia accusa il colpo, l’approccio alla partita è pessimo e l’Inghilterra ne approfitta. Primo affondo su una ripartenza da un calcio d’angolo azzurro, Trippier incrocia per Shaw che da posizione angolata sorprende la nostra difesa e Donnarumma.
L’Inghilterra domina il campo grazie a un centrocampo davvero perfetto: impossibile per gli Azzurri prendere il controllo della partita, impensabile creare qualcosa, difficilissimo sorprendere una difesa arroccata e pronta a ripartire. L’unico tiro verso la porta avversaria è di Chiesa; ma l’Italia della prima ora di gioco è poca cosa.
Poi le cose cambiano: Cristante per Barella e Berardi per Immobile cambiano faccia alla squadra azzurra che prende quota, grazie anche al fatto che l’Inghilterra abbassa il ritmo, arretra e comincia a commettere errori. Due palle gol, con Chiesa e Berardi. Poi arriva il meritato pareggio: dal calcio d’angolo Chiellini sfiora la palla, Verratti centra il palo di testa ed è Bonucci a insaccare alle spalle di una difesa in balia degli eventi. L’Inghilterra non riesce a reagire e fatica, l’Italia chiude in crescendo e in modo autorevole.
Tempi supplementari e rigori
A decidere sono di nuovo i tempi supplementari: nonostante gli ingressi di Saka e Grealish l’Inghilterra non riesce più a trovare la brillantezza del primo tempo e rischia grosso. Gli Azzurri nonostante l’uscita forzata di Chiesa, bloccato allo scadere dei 90’ da un infortunio alla caviglia, si dimostrano più efficaci e decisamente molto più lucidi di una squadra inglese stanca, appannata e forse anche un po’ impaurita. Il risultato non cambia ma se c’è una squadra che va vicina al gol è proprio l’Italia costretta come contro la Spagna a puntare tutto sui calci di rigore.
Una sceneggiatura terribilmente simile a quella della semifinale. Belotti sbaglia, costringendo l’Italia a rincorrere: ma l’Inghilterra non ne azzecca una. Southgate, che aveva inserito Rashford e Sancho dalla panchina solo per i rigori senza avere giocato nemmeno un minuto, perde la sua scommessa più importante. Rashford calcia sul palo, prima Sancho e poi Saka si lasciano ipnotizzare da Donnarumma che para i due rigori decisivi dopo un secondo errore azzurro di Jorginho.
La Festa Azzurra
Wembley assiste in silenzio e in lacrime alla festa azzurra, la concretizzazione di un sogno che sembra non volere finire mai e che porta in cima al tetto d’Europa una squadra divertente, affettuosa, equilibrata della quale si può essere davvero orgogliosi.
Donnarumma riceve il premio di miglior giocatore assoluto dell’Europeo. Una grande consacrazione dopo le parate decisivi contro Spagna e Inghilterra.
Il cielo è azzurro anche sopra Wembley. Il Football non tornerà a casa stasera. Farà il giro largo, passando da Roma e dintorni.
Il tabellino
ITALIA-INGHILTERRA 4-3 ai rigori (1-1)
2’ Shaw; 67’ Bonucci
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson (118′ Florenzi); Barella (54’ Cristante), Jorginho, Verratti (96’ Locatelli); Chiesa (86’ B, Immobile (54’ Berardi), Insigne (90’ Belotti). Ct: Mancini
INGHILTERRA (3-4-2-1): Pickford; Walker, Maguire, Stones; Trippier (71‘ Saka), Rice (74’ Henderson), Phillips, Shaw; Mount (99‘ Grealish), Sterling; Kane Ct: Southgate
Arbitro: Bjorn Kuipers (Olanda)
Ammoniti: Barella (Italia), Insigne (Italia), Chiellini (Italia), Bonucci (Italia), Maguire (Inghilterra), Jorginho (Italia).
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.