La partita tra Italia e Spagna riporta d’attualità una rivalità antica e una ferita recente, la sconfitta nella finale dell’Europeo 2012. Ma come gioca oggi la squadra di Luis Enrique?
Italia-Spagna si gioca a Wembley domani sera alle 21: chi vince scrive il proprio nome al posto della prima finalista che domenica si giocherà il trofeo continentale. Una partita che ha una storia e una tradizione importante e che per l’Italia vale anche come rivincita di quello 0-4 subito dalla nazionale di Prandelli all’Europeo del 2012.
Euro 2020, come gioca la Spagna
La Spagna di Luis Enrique è una squadra sicuramente molto tecnica, di grande qualità sotto l’aspetto del possesso palla e della gestione del gioco; ma non è paragonabile a quella che vinse il Mondiale 2010 e due edizioni consecutive dell’Europeo. Era la squadra che impose il tiki-taka. Questa squadra è molto diversa, forse più limitata ma che ha il vantaggio, proprio come l’Italia, di viaggiare sull’onda dell’entusiasmo.
La squadra è stata a rischio, criticatissima in patria dopo le prime battute a vuoto. Alvaro Morata, che Luis Enrique si è intestardito a schierare da titolare sempre e comunque fin dal primo minuto è stato letteralmente massacrato dai media e dai tifosi sui social arrivando a dover proteggere moglie e figli, minacciati. Per questo Luis Enrique prima della gara decisiva disse “giocherà Morata insieme ad altri 10”. E Morata lo ripagò con una partita strepitosa contro la Slovacchia. Ottavi e quarti hanno portato due vittorie oltre il limite, una ai tempi supplementari e una ai rigori. Ma la squadra ha realizzato 11 gol nelle ultime 3 partite. L’attacco prevede Morata al centro con Ferran Torres a destra e Sarabia a sinistra.
Centrocampo tattico
Una cosa è certa: senza Busquets, che ha saltato a causa di una positività al Covid le prime partite, non è stata la stessa Spagna. Il recupero del capitano delle Furie Rosse è stato decisivo per garantire equilibrio a una squadra che può contare su molto altro. Jordi Alba è uno dei pochi veterani sopravvissuti al Mondiale del 2010, ed è ancora uno dei migliori. Koke e Pedri sono due giocatori in grado di adattarsi a qualsiasi avversario e a qualunque modulo. E anche se la panchina non garantisce individualità di altissimo livello dopo l’uscita di scena di Sergio Ramos, Laporte e
Pau Torres non sono certo due fuoriclasse. Unai Simon è un portiere capace di molte prodezze ma che ha commesso anche parecchi errori. La Spagna è una squadra che sa attaccare ma che va anche in crisi quando viene attaccata. E che spesso ha momenti di sbandamento preoccupante: vedi le rimonte subite dalla Croazia o dalla Svizzera quando la partita sembrava già chiusa.
Italia-Spagna a Wembley
La partita si gioca martedì sera a Wembley alle ore 21: la previsione è di 60mila spettatori, almeno un terzo dei quali saranno per gli azzurri. Si parla di 15mila tifosi provenienti dalla Spagna. Dopo una stagione di lockdown il pubblico potrebbe davvero diventare determinante. La Spagna ha riposato tanto quanto gli azzurri, tre giorni, ma ha concluso entrambe le ultime partite ai tempi supplementari. Potrebbe essere importante.
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.