Ancora un pareggio per la Nazionale donne. E ci si deve accontentare. Con i rimpianti per le tre nitide occasioni costruite nel primo tempo. Ma ringraziando Giuliani per un paio di interventi e la traversa per quell’unica volta in cui il portiere azzurro non poteva arrivarci. Un pareggio che lascia le cose come stanno in un girone sempre più intricato e difficilissimo da leggere. Che rimanda tutto all’ultimo turno.
Partita importante, per molti aspetti decisivi. Perdere per l’Italia significava avere un piede fuori. Vincere avrebbe portato le azzurre non solo al comando del girone ma direttamente alla fase finale in Svizzera, indipendentemente dai risultati dell’ultimo turno in programma martedì sera.
L’Italia femminile gioca anche con un aiuto emotivo in più, la consapevolezza del risultato – molto favorevole – nel match tra Norvegia e Finlandia, pareggiato a Turku 1-1. Un risultato che rende il quadro generale del girone ancora più complicato.
Primo tempo: tre occasioni azzurre
Le due squadre si presentano senza grandi sorprese, due formazioni quasi identiche rispetto a quelle viste a Cosenza nella gara d’andata soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento tattico. Una vera incognita a questo punto della stagione sono le condizioni fisiche delle due squadre, alla loro prima partita ufficiale dopo oltre un mese di inattività .
É l’Olanda a iniziare meglio ma con folate che non portano mai le Orange particolarmente vicine alla porta di Giuliani. Sembra quasi che la squadra di Jonker tema moltissimo le verticalizzazioni azzurre: di qui il tentativo da parte delle avversarie di lasciare poca iniziativa. Ma le buone intenzioni della squadra padrona di casa durano solo pochi minuti. Se si accetta un ottimo intervento difensivo di Lenzini che chiude in spaccata un gran tiro di Beerensteyn, l’Olanda fa poco e con il passare dei minuti l’Italia riesce a mettere il naso fuori dal guscio alzando progressivamente il baricentro e cercando offensive di una certa pericolosità .
Al 13’ Cantore prende la mira con un destro a giro che termina sul fondo. Poi, dopo una brutta conclusione di Spitse, altissima, l’Italia crea diverse occasioni, tutte molto pericolose. Al 23’ ancora Cantore perde l’attimo buono per la conclusione da una posizione davvero eccellente. Quindi è Bonansea a cercare di testa la porta avversaria trovando invece la parata di Kop.
Addirittura clamorose le due opportunità che vedono prima Giacinti sbagliare clamorosamente il diagonale davanti alla porta e poi Giugliano, splendidamente servita da Bonansea, concludere in modo centrale esaltando la parata di Kop, poi decisiva anche sul potenziale tap-in di Giacinti.
L’Olanda si vede poco. Una sola grande occasione con Laura Giuliani costretta a una rovinosa uscita sulla testa di Beerensteyn. Nel finale ancora pericolosissima l’Italia con un gran colpo di testa di Bonansea che trova Miedema sulla linea di porta, provvidenziale a evitare il gol che Kop non avrebbe potuto salvare.
Al termine del primo tempo il risultato di 0-0 risulta stretto all’Italia che ha più di un rimpianto sulle molte occasioni sprecate.
Il secondo tempo
L’Olanda si presenta in campo nel secondo tempo con Wilms. Ma non è che la qualità della sua manovra migliori di molto. Una squadra che propone poco e in modo confuso e che, soprattutto, dietro continua a esprimere parecchie difficoltà di controllo sulle accelerazioni delle azzurre.
L’Olanda, dal canto suo, ha un po’ più di energia fisica in più: le Orange sembrano sostanzialmente in una condizione fisica migliore. La Nazionale italiana si vede poco… un paio di cross di Bonansea, un’unica conclusione a rete – non brillantissima – di Giacinti.
L’Olanda femminile cresce e Soncin decide di cambiare le carte in tavola: dentro Dragoni e Cambiaghi per Greggi e Cantore. Nonostante la pressione delle padrone di casa si faccia più insistente L’Italia regia, anche con un po’ di fatica, ma non riesce a creare gli stessi pericoli che nel primo tempo avrebbero potuto portare a un meritato vantaggio. L’Olanda ci prova soprattutto da lontano: Spitse non trova la porta, Miedema, con una conclusione davvero fantastica, coglie in pieno la traversa. Poi è ancora Spitse rendersi pericolosa impegnando a terra Giuliani.
Molti dubbi su un episodio davvero poco chiaro al 76’ con Spitse che tocca nettamente con un braccio un pallone destinato a centro area. Un rigore che solo la direttrice di gara giudica ‘normale’.
L’Olanda insiste con lo stesso pacchetto di titolari: l’ex Juve Beerensteyn, suoi tutti e tre i gol delle olandesi in questa fase a gironi, viene ridotta alla ragione, Miedema agisce lontana dalla linea offensiva. La pressione nel finale si fa insistente e pesante anche da un punto di vista psicologico.
Bonfantini, già munita in un finale molto convulso, viene espulsa per un’altra interpretazione poco plausibile da parte dell’arbitro. Un intervento nettamente sul pallone che viene giudicato intenzionalmente falloso, e dunque da cartellino rosso. L’ex giocatrice di Juventus e Inter sarà squalificata in vista della partita di martedì contro la Finlandia. Molti brividi sugli ultimi palloni calciati da Spitse a centro area che vedono l’Italia tenere in piedi il fortino.
Partita molto contratta anche dal punto di vista fisico su entrambi lati con un risultato che lascia tutti i giochi aperti in vista dell’ultima giornata della fase a gironi di qualificazione a Euro 2025.
In classifica
Due pareggi che non cambiano nulla in classifica, e forse un’altra importante occasione sprecata per la formazione di Soncin che ora dovrà obbligatoriamente vincere contro la Finlandia a Bolzano per cogliere quanto meno il secondo posto del girone considerando l’altra partita decisiva, quella di Oslo tra Norvegia e Olanda dove chi vince si qualifica e chi perde andrà ai playoff.
Un terzo pareggio consecutivo per l’Italia femminile, dopo i due marcati contro la Norvegia, che va colto con soddisfazione, sul campo della squadra più forte e autorevole del girone controla quale usciamo imbattuti, ma che rimanda ancora – e non può rimandare oltre – una vittoria che manca quattro partite.
OLANDA-ITALIA 0-0
OLANDA FEMMINILE (4-3-3): Kop; Beerensteyn (85’ Snoeljs), Spitse, Miedema, Van de donk; Groenen, Grant, Casparij (46’ Wilms); Kaptein, Janssen 90’+7 Egurrola), Brugts. A disposizione de Jong, Weimar, Buurman, Jansen, Nijstad, Ripa, Van der Zanden, van Dongen, Wilms. Allenatore Andreas Jonker.
ITALIA FEMMINILE (4-4-2): Giuliani; Boattin, Lenzini, Linari, Di Guglielmo; Giugliano (82’ Severini), Caruso, Cantore (61’ Dragoni), Greggi (61’ Cambiaghi); Giacinti (70’ Salvai), Bonansea (70’ Bonfantini). A disposizione Baldi, Schroffenegger, Bartoli, Beccari, Bergamaschi, Glionna, Piemonte.
Arbitro: Tessa Olofsson (Svezia)
Espulsa: Bonfantini
Ammoniti: Giugliano, Bonfantini.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.