Italia e Norvegia, altro pari: occasione sprecata, il girone si complica | Highlights

Italia Norvegia
Solo un pari per l’Italia di Andrea Soncin – Credits IPA

Ancora un pareggio. Con molti rimpianti in una partita che, proprio come quella di Oslo e quella in Finlandia, persa all’ultimo istante con un’autorete, si poteva anche vincere. Cominciano a essere tanti i motivi di rammarico per la Nazionale Donne in un girone di qualificazione all’Europeo 2025 ancora tutto da giocare. Un girone equilibratissimo e assolutamente imprevedibile.

Italia-Norvegia 1-1

Partita da vincere tra due squadre che fino a questo momento hanno avuto un cammino quasi del tutto identico e che vedono nell’altra l’avversaria da battere nella corsa al secondo posto. Il tutto in un girone estremamente equilibrato, con una classifica cortissima, l’unico che sulla carta non avrà qualificate prima del quinto turno, in programma il 12 luglio. Andrea Soncin mette le cose in chiaro fin dalla formazione: una squadra più offensiva di questa è praticamente impossibile, Giacinti e Bonfantini in avanti con Dragoni, Caruso, Bonansea e Giugliano in un centrocampo tutto affacciato sulla trequarti avversaria. Nessuno potrà dire che l’Italia femminile non ha voluto correre rischi… Ada Hegerberg non c’è. Nemmeno panchina per la regina, top scorer assoluta della Champions League, reduce da un infortunio i cui tempi di recupero si stanno prolungando.

A impreziosire il contesto un arbitro davvero d’eccezione, l’inglese Rebecca Welch, fischietto della finale di Champions League. Sole e caldo. La temperatura è calda, anche da un punto di vista emotivo. L’umidità sarà un ulteriore fattore di fastidio.

Primo tempo

Micidiale l’Italia in avvio: lancio splendido per Bonansea che accompagna al centro per Giacinti: la conclusione è angolata ma Fiskerstrand in qualche modo ci arriva pur non trattenendo e sulla ribattuta, cortissima, è ancora Bonansea a costringere il portiere norvegese a un miracolo e al primo calcio d’angolo. Ancora più bella l’azione che porta al vantaggio: Dragoni lancia sul filo del fuorigioco Di Guglielmo il cui appoggio al centro per Giugliano è perfetto. L’angolo stavolta è quello giusto e Fiskerstrand non ci arriva.
La Norvegia prova immediatamente a reagire affidandosi soprattutto alla solita Graham Hansen: un paio di azioni palla a terra prima di un pallone davvero insidioso in area di rigore azzurra, lo pennella Engen con Guro Reiten, temibilissima attaccante del Chelsea posizionata sulla sinistra, che cerca il pallonetto. Palla alta: e posizione di partenza quasi certamente irregolare.

Italia decisamente aggressiva soprattutto a sinistra dove Dragoni e Bonansea fanno danni: la Norvegia la palla la gioca poco e male affidandosi a rilanci lunghi e cross un po’ piombati. Giuliani si limita a un paio di uscite in pieno controllo. Che la Norvegia ci capisca poco lo vede anche Gemma Grainger che dopo 20’ esatti manda mezza panchina a riscaldarsi. Italia femminile ancora pericolosa da azione di calcio d’angolo: colpo di testa solo sfiorato da Linari poi sugli sviluppi è Bonansea a tentare un aggancio molto spettacolare, al volo, in sforbiciata. Palla alta…

Ancora Bonansea: vince un rimpallo e tenta di pescare il jolly calciando direttamente a rete da posizione angolata. Fiskerstrand intercetta.

Italia Norvegia
Manuela Giugliano, un gol non decisivo

Sempre micidiale Barbara Bonansea, e sempre a sinistra dove la Norvegia soffre enormemente: palla conquistata in contrasto e bella discesa con conclusione di destro verso il palo più lontano, fuori di pochissimo. Pericolosa la Norvegia su un unico pallone perso un po’ ingenuamente a centrocampo: lungo lancio e taglio insidiosissimo di Graham Hansen la cui conclusione è nello specchio, Giuliani con un gran colpo di reni la manda sulla traversa.

Primo tempo quasi perfetto – al netto della traversa colta in modo occasionale dalle avversarie – da parte delle Azzurre: concedendo poco, attaccando molto e costruendo oltre al gol almeno altre tre nitide occasioni che avrebbero meritato sorte migliore.

Il secondo tempo

Bene la Nazionale anche in avvio di ripresa: Giugliano allunga di testa a Giacinti il cui tiro, collo pieno di destro, spiove a poca distanza dal palo. Subito dopo è ancora una volta Bonansea a liberarsi bene ai limiti dell’area: ma il suo suggerimento per Giacinti stavolta è sbagliato.

Norvegia in avanti con un cross dalla destra di Reiten che Giuliani raccoglie in tuffo e senza indecisioni. Al 53’ finisce la partita di Giulia Dragoni, comunque convincente, e Bonfantini sostituite da Greggi e Cantore. Al 59’ Bonansea, davvero ispiratissima, trova di nuovo spazio in una difesa che non riesce mai a contrastarla. L’appoggio stavolta è per Cantore che colpisce una gran traversa: sulla ribattuta Giugliano viene fermata al momento del tiro risolutivo. La Norvegia si vede appena un pochino di più ma sempre in modo episodico: Bøe Risa cerca il jolly su calcio di punizione, traiettoria insidiosa, ma di poco fuori dallo specchio della porta.

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La gioia delle Azzurre al gol di Giugliano – Credits IPA

Il caldo in avvio costringe gli allenatori a cambiare. Sævik, poco servita e molto in ombra fino a questo momento, si vede di testa: palla sul fondo dopo un traversone dalla sinistra. É il momento più difficile per l’Italia Donne che tenta di mantenere il pallino del gioco ma comincia a commettere qualche errore nella gestione della palla andando a tratti un po’ in affanno.

É un risultato da tenere a tutti i costi in una partita che forse le Azzurre avrebbero fatto meglio a chiudere prima e che diventa di grande sofferenza. Sævik trova spazio per una conclusione molto insidiosa su cross di Graham Hansen: la difesa azzurra su salva in calcio d’angolo. Ma il lunghissimo traversone raccolto dalla bandierina con un colpo di testa non impossibile da leggere di Frida Maanum è una punizione severissima.

Soncin manda in campo Piemonte e Salvai e l’Italia cerca di metterci ancora più intensità. Chiara Beccari ha una colossale palla gol all’86’: posizione perfetta per la conclusione, ma il tiro è appena troppo centrale e Fiskerstrand raccoglie.

Finale appassionante: ci provano Beccari e Caruso, Norvegia pericolosa di rimessa. E lungo assedio finale delle Azzurre con una serie di mischie che appassionano il pubblico. Ma che non portano il gol decisivo. Che sarebbe anche meritato. La difesa norvegese trema ma regge… fino al fischio finale.

In classifica

Il successo dell’Italia poteva diventare importantissimo in un gruppo dove con due partite ancora da giocare può succedere ancora di tutto. Questo secondo pareggio rende le due sfide di luglio un’autentica lotteria.

Nell’altra partita del girone solo un pareggio per l’Olanda, bloccata a Tampere dalla Finlandia 1-1. Vantaggio della solita Lineth Beerensteyn e pareggio di Jutta Rantala, attaccante del Leicester in gol anche contro le Azzurre nella vittoria di aprile.

L’Italia femminile scioglie il ritiro per riunirsi di nuovo prima del del 7 luglio. Due le partite ancora in programma: il 12 luglio al Fortuna Stadion di Sittard contro l’Olanda mentre la Norvegia sarà ospite della Finlandia. Il gruppo si chiuderà il 16 luglio con le Azzurre allo stadio Druso di Bolzano che ospiteranno la Finlandia nel match che chiuderà il girone di qualificazione a Euro 2025

Classifica: Olanda 7, Italia e Norvegia 5, Finlandia 4.

ITALIA-NORVEGIA 1-1
6’ Giugliano, 82’ Maanum
ITALIA (4-4-2) – Giuliani; Di Guglielmo, Linari, Lenzini, Bartoli (84’ Salvai); Dragoni, Caruso, Giugliano, Bonansea dal (68’ Beccari); Bonfantini (53’ Cantore), Giacinti (84’ Piemonte).
A disposizione: Schroffenegger, Baldi, Bergamaschi, Galli, Severini, Catena, Boattin, Greggi (53’ Greggi). CT Andrea Soncin
NORVEGIA (4-3-3) – Fiskerstrand; Hansen, Harviken, Bergsvand, Thorisdottir; Bøe Risa, Engen (63’ Naalsund), Sævik; Reiten (90’+3 Gaupset), Terland (63’ Maanum), Graham Hansen.
A disposizione: Pettersen, Mikaelsen, Østenstad, Mjelde, Woldvik, Tandberg, Kielland, Ildhusøy, , Haug. CT Gemma Grainger
Arbitro: Rebecca Welch (Inghilterra)
Ammoniti: Terland (N), Bonansea (I), Caruso (I).

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