Svizzera vs Norvegia si conclude a reti bianche e rende il destino del gruppo A del mondiale di calcio femminile un vero e proprio rebus
Se c’erano due risultati che avrebbero potuto rimettere in discussione tutti gli equilibri del Gruppo A dei mondiali di calcio femminile, questi erano un pareggio tra le due avversarie europee – Svizzera e Norvegia – e una sconfitta della Nuova Zelanda, padrona di casa, contro la modesta rappresentativa delle Filippine.
E sono stati esattamente questi i due risultati andati in scena nella seconda giornata del FIFA Women’s World Cup 2023.
Svizzera vs Norvegia 0-0 Sintesi partita
La situazione del girone, a questo punto, si fa quanto mai interessante lasciando la discussione completamente aperta in vista del terzo e ultimo turno di gara in programma domenica e sfuggendo a qualsiasi pronostico.
Considerando tutto quello che è accaduto prima della partita e tutto sommato un pareggio prezioso anche per la Norvegia, reduce dalla sconfitta all’esordio contro la Nuova Zelanda, ma alle prese con molti problemi: alcuni dei quali del tutto imprevisti.
È molta la preoccupazione tra tifosi e addetti ai lavori quando, poco prima di scendere in campo, la giocatrice più importante della nazionale norvegese lascia lo stadio a causa di un malore. Nulla di grave, a quanto pare Ada Hegerberg sta bene e il ricovero di poche ore al pronto soccorso è stata soprattutto una legittima precauzione.
Ma togliere una giocatrice di questo peso dalla squadra titolare a pochi minuti dal calcio d’inizio e stato un ulteriore trauma per una squadra che fatica a trovare se stessa. Al suo posto la romanista Sophie Roman Haug che non solo non si cura ma offre qualche soluzione tattica in più al commissario tecnico norvegese, alla disperata ricerca di risposte concrete sul campo.
Pareggio giusto, Norvegia senza gol
Sarebbe ingiusto far pesare proprio su Haug l’esito finale della partita che si chiude senza reti. Un paio di occasioni importanti per la giallorossa, sempre costantemente nel vivo della manovra offensiva della sua squadra. Bello il colpo di testa di Haug su un cross di Thea Bjelde che nei primi minuti diventa la migliore occasione da gol per le scandinave. Che benedicono la traversa che respinge una micidiale conclusione di Ana-Maria Crnogorčević.
Consapevole del fatto che il pareggio era sufficiente ma potrebbe non bastare nei conti finali del gruppo, la Norvegia gioca un secondo tempo ancora più offensivo e determinante. Le occasioni non mancano: in compenso manca il gol, sia da una parte che dall’altra. Anche alla luce del bel duello tra Haug e Thalmann che prosegue con altre prodezze tra i pali dell’estremo difensore svizzero.
Con il passare dei minuti, complice anche la consapevolezza che un episodio sfortunato potrebbe costare la partita, La Norvegia preferisce amministrare e portare a casa un punticino: meglio di niente, soprattutto dopo la strepitosa parata di Aurora Mikalsen su un meraviglioso tiro al volo di Géraldine Reuteler.
Il quadro complessivo del girone ora è un po’ più complicato per tutti, ma anche con la fascinante prospettiva che ognuna delle quattro squadre coinvolte abbia la possibilità di qualificarsi agli ottavi e sia padrona del proprio destino.
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.