La carenza di questo neurotrasmettitore “accorcia” l’amore. Pronto il farmaco per aumentarne i livelli
(25 ottobre 2009) – Hai appena fatto l’amore con l’uomo che ami e pensi (naturalmente senza dirlo a voce alta), già fatto? Sei sdraiata accanto a lui che, con lo sguardo frustrato, ti scruta cercando inutilmente di captare i tuoi pensieri. Comprendi la sua “vergogna” e lo consoli con un «è stato bellissimo» e ripensi che magari lo fosse stato! Intanto rifletti pure sulle solite storie del blocco psicologico, sulla poca sintonia o poca intimità. La verità è che lui soffre di eiaculazione precoce e non vuole ammetterlo o, peggio, non vuole parlarne per non ferire il suo orgoglio di maschio già duramente provato.
Consolati, non sei la sola! In Italia il 20% degli uomini soffre di eiaculazione precoce e che, tradotto, significa 1 uomo su 5, dai 18 ai 70 anni. Da sfatare il mito che ne attribuisce la colpa esclusivamente alla psiche. Secondo gli esperti l’eiaculazione è il risultato di stimoli psicologici e fisiologici a livello del sistema nervoso centrale ed è proprio qui che entra in gioco la serotonina. Questo neurotrasmettitore ha il magico potere di controllare l’eiaculazione e la risposta sessuale maschile. Se il livello di serotonina è alto l’eiaculazione viene inibita, se è basso provoca l’eiaculazione precoce.
Il farmaco che aumenta la serotonina nello spazio intersinaptico è la dapoxetina. Già disponibile nelle farmacie sotto prescrizione medica con il benestare della Società italiana di andrologia (Sia), la Società italiana di andrologia e medicina sessuale (Siams) e la Società italiana di urologia (Siu). Malgrado i progressi della medicina, l’eiaculazione precoce provoca nella coppia disagi, perdita di intimità e frustrazione.
Gli uomini sono ancora restii a parlarne liberamente e se ne parlano è difficile che ammettano di soffrire di questo disturbo. Il risultato? il 31% degli uomini è insoddisfatto della propria vita sessuale. La percentuale sale al 70% nelle donne. Avviata una campagna nazionale di sensibilizzazione dal titolo inequivocabile: Eiaculazione precoce. Vogliamo parlarne?
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