Nella 67esima edizione dell’Eurovision Song Contest, dominata da proposte mediocri e molto trash, Mengoni è molto al di sopra della media. Ma non fa notizia…
All’Eurovision non ci si presenta con una bella canzone. E nemmeno se sai cantare. Dunque… che ci faceva all’Eurovision Song Contest 2023 di Liverpool, 67esima edizione della rassegna, uno come Marco Mengoni che ha una voce stratosferica e poteva puntare su una splendida canzone?
Nulla… Però è arrivato quarto, ha vinto il premio della critica per il miglior brano secondo le giurie di qualità dei giornalisti, ha illuminato la scena. Ma è stato scavalcato da cantanti seminude, proposte trash e brani da teen ager. Non ci si deve scandalizzare. L’Eurovision funziona così da sempre. Persino la vittoria dei Maneskin, che avevano un brano formidabile ma anche uno stile molto aggressivo e perfetto per la rassegna, si inseriva in questo contesto.
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Eurovision, Mengoni è quarto
Il meccanismo dell’Eurofestival prevede due distinte votazioni. La prima è quella delle giurie di qualità. Ogni paese che partecipa all’Eurovisione vota i brani degli avversari (non il proprio) offrendo 12 punti alla prima classificata e poi un numero di punti a caduta (10 al secondo, 8 al terzo e via così fino al decimo che prende un solo punto). La seconda arriva dal televoto popolare. E dunque app, sito, telefono ed SMS.
Anche qui, gli italiani non possono votare il brano italiano. Ma solo gli altri. Mengoni si è piazzato quarto alle spalle di Israele (un solo punto di vantaggio) e Svezia, largamente prima dopo i voti delle giurie. Il televoto ha più o meno confermato le preferenze di Mengoni. che però è stato scavalcato dalla Finlandia. Un vero plebiscito per la bizzarra Cha Cha Cha presentata dal finlandese Kaarija, una canzone che parla di sbronze e feste a base di champagne e pina colada, la più votata in assoluto.
Le parole di Marco Mengoni
La classifica finale vede Tattoo della svedese Loreen al primo posto. Poi Finlandia e Israele con Mengoni quarto. Il cantante italiano, vittorioso a Sanremo, era felicissimo lo stesso: “Ho affrontato la gara senza farmi condizionare, l’aspetto stesso di competizione non mi piace, finisce per stressarmi troppo. Sapevo di avere un ottimo brano e non ho voluto snaturare la mia proposta. Ho fatto quello che so fare mettendo la canzone al centro dell’attenzione. Il resto mi interessava relativamente. Sono felice così. Il premio della critica mi inorgoglisce e mi fa capire che abbiamo portato qualcosa che era indiscutibilmente bello…”
Eurovision 2023, una edizione mediocre
Non altrettanto si può dire di molte delle 26 canzoni in gara. Alcune delle quali semplicemente terribili. La Germania, ultima, ha portato un brano che voleva essere metal ma era un’accozzaglia esagerazioni a cominciare da costumi e ammiccamenti alla telecamera. Peggio ancora quello dell’Australia – uno dei meno votati al televoto. Il Regno Unito, che giocava in casa e non ha mai vinto, ha deluso. Tante le proposte folk quasi tutte miscelate con elettronica e ritmi dance che rendevano il prodotto grottesco… Albania, Spagna, Moldavia, Portogallo. Chi ha presentato una canzone bella, normale, è stato premiato: ma non abbastanza. È il caso di Lituania ed Estonia per esempio. Che hanno puntato solo ed esclusivamente sulla canzone.
La Croazia prende in giro Putin
Oltre alla Finlandia e al suo bizzarro Cha Cha Cha alcolico, che promette di essere uno dei brani tormentone più ballati dell’estate – l’Arena di Liverpool lo ha cantato a gran voce fischiando la vincitrice – si sono fatti ammirare anche i Let 3, band punk croata che ha avuto il coraggio di portare sul palco un messaggio fortissimo.
Su un testo non-sense (“La mamma ha comprato un trattore”) la band si è presentata impersonando i più grandi e folli dittatori della storia, con tanto di missili e armi. Il trattore è una presa in giro di Putin (definito il coccodrillo psicoptico) e Lukashenko. Perché a corto di carri armati in Russia stanno prendendo i pezzi dai trattori… brano folle e spassoso che riporta ai Frankie Goes to Hollywood.
La band, scheggia impazzita del punk croato è famosa per avere pubblicato un disco completamente vuoto, senza nemmeno un secondo di musica. Oggi è un pezzo da collezione e vale una fortuna…
Dunque l’anno prossimo l’Eurovision tornerà in Svezia. Dopo che già nel 2012 Loreen aveva fatto vincere il suo paese, ma con un brano decisamente più bello di questo…
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.