Quando il successo non ha età. A 88 anni Elda Lanza esordisce con il suo primo giallo, “Niente lacrime per la signorina Olga”. Storica presentatrice tv poi scrittrice, oggi ha un sogno: diventare famosa.
Prima presentatrice tv, quando la Rai era agli albori. Poi giornalista, scrittrice, adesso giallista. Come le è venuto in mente il noir?
Veramente ero partita pensando di scrivere un romanzo. Poi, per combinazione, siccome a pagina 2 c’era una signorina morta, mi sono ritrovata a scrivere un giallo senza saperlo. Sono partita dal titolo, ispirandomi a una novella poco conosciuta di Luigi Pirandello. Ho giocato sul personaggio della signorina Olga, poi mi sono inventata un commissario. Uno che ha tutte le caratteristiche di un napoletano che ha viaggiato molto e assorbito. Mi assomiglia: è perbene, non dice mai parolacce. Gli ho attribuito tutti i miei pensieri.
Dica la verità: ma chi glielo ha fatto fare?
Bella domanda. Avevo un piccolo Pc portatile davanti a me. Mi sono detta: e se mi mettessi a scrivere? E ho cominciato. Di getto.
Ricominciato a dire il vero, non era certo alla sua prima prova letteraria…
Ho imparato a scrivere a quattro anni e mezzo e da allora non ho più smesso. La scrittura è stata per me una seconda vita. E ho ancora molto da dare e da raccontare. Se una donna di 88 anni quale sono io non ha nulla da dire, significa che non ha vissuto. Se non parli, se non ascolti, se non vivi, se non provi sentimenti ed emozioni, perché stai al mondo? Io ho accettato tutto quello che è arrivato. Per poi metterlo da parte.
Tanto che ora lei per la critica è la Camilleri in gonnella. La mette a disagio il paragone?
Mi terrorizza, io adoro Camilleri. E adoro il commissario Montalbano, che è un personaggio delizioso: intelligente, furbo. Anche carogna.
Gioralista economica, e scrittrice. Collabora da anni con il Sole 24ore