Matrimonio Harry Meghan: mancano pochi giorni alle nozze più attese. Ma c’è chi protesta per i costi della monarchia e per l’ossessione per i reali, tanto da sembrare una puntata di Black Mirror
Matrimonio Harry Meghan: ormai il royal wedding è alle porte (si celebrerà il prossimo 19 maggio) e naturalmente si sprecano i fiumi di news in merito. Sicuramente tutti abbiamo bisogno di fantasticare e gioire e il matrimonio felice di due belle e famose persone accende il nostro desiderio di fiaba e di lieti annunci. Ma è tutto oro quello che luccica?
Gli ultimi Repubblicani d’Inghilterra
Nel Regno Unito c’è chi non è felicissimo di essere sotto una monarchia: si tratta di gruppi di sinistra, di una parte dei laburisti, di alcuni attivisti sindacali. La loro critica naturalmente nasce dal fatto che il re o la regina sono un capo di stato non eletto ma ereditario. Gli argomenti contro la monarchia affondano anche sul costo astronomico della casa reale: eppure sono battaglie di retroguardia, tanto più in questo momento di sogno nazionale legato al matrimonio di Harry e Meghan Markle.
5 inglesi su 6 sono monarchici
Pare che nel Regno i repubblicani siano meno di 1 su 5 (circa il 17% dei sudditi) e molti di essi arrivano da regioni più lontane dal cuore “inglese”: Scozia, Galles, Irlanda del Nord. Un sondaggio del 2017, per altro, stimava in solo il 22% la percentuale dei favorevoli al passaggio al trono a Carlo, mentre un 51% era più propenso ad un salto diretto fino a William. Tra le fasce di popolazione più giovani il sostegno alla monarchia è più basso (66% sotto i 34 anni contro un notevole 84% sopra i 55).
Il Guardian, in un articolo di John Harris (Essentially, the monarchy is corrupt – will republicanism survive Harry and Meghan?), ha accostato le (poche) voci contro la monarchia e sostenitori. Questi ultimi dicono che sì, i costi sono alti, ma i reali portano anche tanti soldi e tutto costa, anche il governo. E poi c’è chi adora la manifestazione, lo show, chi dice che il matrimonio sarà fantastico e non se lo vuole perdere, con le sfilate, la cerimonia…
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Un legame emotivo con la gente
L’elemento di più forte persistenza del fascino della monarchia è esattamente il legame emotivo che è riuscita a creare, compreso con gli eventi dolorosi come la morte di Lady D.
C’è il piacere dell’inarrivabile, le residenze maestose, gli abiti da favola, c’è la narrazione di felice famigliola di William e Kate con i loro figli descritta minuto per minuto. C’è il correlato di un mondo giornalistico che vive quasi esclusivamente della mole di “notizie” a cadenza quotidiana che dà sulla famiglia reale.
Molte persone si sentono, così, coinvolte, come potrebbero esserlo di fronte ad un film in tv: si crea una paradossale empatia verso qualcuno che è distantissimo dalla propria esistenza, magari condotta in un monolocale in affitto, al minimo di stipendio. Una fascinazione per la vita impossibile che mai si avrà .
Contro questo legame i pochi repubblicani attivisti possono poco: la loro associazione conta 4000 iscritti e un budget di appena 140 mila sterline, dovuto a donazioni spontanee, con solo 2 dipendenti a tempo pieno. Il giorno delle nozze reali si terrà a Londra una convention di organizzazioni anti-monarchiche provenienti da tutta Europa; i repubblicani puntano anche sulle contraddizioni palesi della monarchia, come il Duchy of Cornwall che è un organizzazione privata di Carlo che è esente da tassazione, o come i 18 royals official che costano 19 milioni di sterline per anno…
L’ossessione per i reali e Black Mirror
Che gli inglesi siano letteralmente ossessionati dalle vicende dei reali, e che i media non facciano altro che alimentare questa ossessione, è ormai certo. La paradossale empatia di cui parlavamo sopra era anche uno degli argomenti della serie tv distopica Black Mirror. Nell’episodio pilota della serie british, ormai già leggendario, una principessa della famiglia reale veniva rapita e come riscatto veniva chiesto al premier britannico di fare sesso con un maiale in diretta tv. E tutto il popolo, dalle persone comuni ai giornalisti, dai politici fino alle persone più vicine al premier, insiste perché il premier accetti, pur di salvare la principessina.
Matrimonio Harry Meghan: pubblico non pagante (ma con pranzo al sacco)
Un gruppo di cittadini sarà ammesso alla parte più privata del matrimonio, all’interno del castello di Windsor. Circa un migliaio di persone selezionate tra quelle assistite dalle opere di beneficienza portate avanti dai reali. Entreranno dove solo gli invitati arriveranno, ma all’esterno della cappella dove si svolgerà il matrimonio.
I maligni parlano del fatto che serviva una cornice di pubblico festante per le foto. Tanto più che nessun rinfresco dovrebbe essere servito a questi ospiti e che ad essi è stato scritto nell’invito di portare un pranzo al sacco dato che non sarà possibile comprare cibo e bevande sul posto. Nota un po’ stonata visto i costi del matrimonio chesono stati stimati in circa 32 milioni di sterline
400 milioni di sterline
La ricchezza dei reali è stimata in 400 milioni di sterline. Una cifra astronomica che lascia abbastanza di stucco pensando alla sproporzione tra quello che sarà servito al tavolo degli invitati “ufficiali” e al niente che sarà dato ai cittadini comuni “aggregati”.
Il 19 maggio sarà una data che molti ricorderanno. Qualcuno per aver (quasi) visto Harry sposare Meghan, qualcun altro per essersi portato un tramezzino al tonno da mangiare sul prato del castello di Windsor. Sempre che sedersi sul prato verrà consentito dal protocollo…
Vedi anche: Harry e Meghan, fidanzamento e matrimonio minuto per minuto.