George a cinque anni è già sepolto dal gossip, tra foto e menzogne al limite della realtà . La veritÃ
Le foto ufficiali di Kensington Palace ci mostravano un George , figlio del principe William e Kate Middleton, bello sorridente, felice. Come accade per la mamma Kate però la realtà è sempre un po’ diversa e se la narrazione per il gossip e per il marketing della monarchia desidera storie a lieto fine e tanto zucchero non si esita a mascherare e “adattare” le carte in tavola.
Il Guardian e la critica alla sovraesposizione mediatica di George
Un articolo del Guardian pone la questione George da un punto di vista molto umano, mettendo al centro il bambino. Prima di tutto ci mostra una foto molto meno patinata e più vera, con il bimbo col volto un po’ imbronciato e teso. Certamente una foto meno “scelta” rispetto a quelle circolate da Buckingam Palace e da quelle selezionate dai media. Il Guardian poi giustamente nell’articolo a firma Deborah Orr parla del fatto che un principe George “ordinario” non serve a nessuno. Nè al pubblico che lo vuole speciale, regale, eccezionale, né ai media che ovviamente assecondano questa visione idilliaca e principesca della monarchia britannica. Ma magari ad un bambino di 5 anni servirebbe altro, una tranquillità adeguata alla sua età e non l’inseguimento costante dei paparazzi.
Un’uniforme da 340 sterline
Il sito dell’Evening Standard ci dà un esempio di questo inseguimento asfissiante di George: un intero articolo parla della sua divisa che costa 340 sterline. Ci viene addirittura riportato uno specchietto con tutte le specifiche dei prezzi di ogni singolo elemento dell’uniforme, dai calzini alla giacca, ovviamente nelle declinazioni delle varie stagioni dell’anno. Ma si inseriscono anche gli accessori e tutti gli elementi non essenziali come il cappello o la mantella impermeabile con logo della scuola che costa 36 sterline. E, visto che in Gran Bretagna non è che non piova, forse proprio “non essenziale” non è…
Trova le uguaglianze tra Kate e la maestra di George
Se la gravidanza di Kate sarà seguita minuto per minuto, perfino sconfinando nel ridicolo di invenzioni come “Anche Pippa è incinta” o “Ecco perché Kate non è incinta” (a poche ore dall’annuncio della gravidanza in corso), ci dovremo rassegnare al fatto che la stessa cosa avverrà per il piccolo George, spesso vendendo intrecciarsi le due narrazioni gossippare di Royal baby e Royal Mama. Ad esempio il primo giorno di scuola George ha stretto la mano alla futura maestra che era vestita “come” Kate poco tempo prima. Casualità o si sono telefonate per accordarsi “Ehy tu cosa ti metti domani, mi raccomando non uscire in viola che porta male”? Non lo potremo sapere ma ci sono stati articoli di ermeneutica sartoriale che hanno indagato il mistero.
George porta i mocassini dei bambini normali
Un’altro titolo, di queste ore: “Un calzolaio sostiene che George abbia indossato i suoi mocassini da 40 sterline per il primo giorno di scuola”. Beh è una notizia di fondamentale importanza, ma dietro c’è anche un filone sempre proficuo e parallelo a quello del “principe dei sogni irraggiungibile”, il filone che abbassa la monarchia al popolo, che fa vedere che tutto sommato anche se hanno castelli, dipinti famosi, servitù e tutto il resto beh insomma alla fine i reali mettono le scarpe che qualunque mamma a 50 euro può comprare. Ci può scappare anche l’intervista al calzolaio, con il suo stupore e la commozione. Che poi calzolaio non è dato che si tratta di un produttore spagnolo non propriamente artigianale (Pisamonas). Ci informa il Daily Mail che, per altro, le scarpe sarebbero attualmente anche in saldo a 38.95: molto conveniente.
A scuola a George sarà proibito avere un amico
“Ecco perché il principe George non potrà avere un migliore amico nella nuova scuola” titola Il Giornale. Omamma, a cinque anni George è già il ritratto della perfidia e viene evitato da tutti? No, il quotidiano sostiene che i docenti del Thomas Battersea di Londra, la scuola dove è iscritto, non incoraggerebbero “rapporti di questo tipo”. In pratica la scuola spingerebbe a legare con il gruppo senza costruire amicizie duali e la finalità sarebbe quella di sviluppare abilità sociali ma prive del “senso del possesso” e capaci di “evitare delusioni”.
Vedi anche: Davvero non possiamo vivere senza William e Kate?
Non ci crederete ma a scuola George verrà chiamato… George
Ci informa La Presse che sì, George dovrebbe essere chiamato “Altezza Reale”, ma per la scuola si farà un’eccezione e tutti potranno chiamarlo solo George. Cioè: l’articolo dice che George sarà chiamato George.
Invece la curiosità è sul cognome: i Windsor sarebbero i Windsor ma George come cognome sui registri porterà Cambridge, dalla località di cui è duca suo padre William.
Il principe William si china per parlare con George: ogni genitore dovrebbe farlo!
Ci informa Dilei.it che William si china per parlare con George. Che bel segnale. Cioè, state pensando che si china dato che William è un bello stangone mentre il piccolo George è un nanetto grazioso. No, c’è una ragione educativa, sicuramente la cosa è pensata e frutto degli esperti di pedagogia di Kensington Palace che suggeriscono di parlare guardando negli occhi. Si chiama “tecnica di ascolto attivo”, fa riferimento agli psicologi Rogers e Farson e William chiaramente da perfetto padre la applica, cosa che ogni babbo dovrebbe fare.
Cuscus e quinoa, ecco cosa mangia il principino George a scuola
Naturalmente siete ansiosi di conoscere il menù del principino dove ci sono prodotti locali e biologici, selezionati per stagionalità . Dove trovate quinoa e cuscus, insalate e l’opzione vegetariana, curry di verdure e hummus, avena con frutta e pane all’uvetta. Altro che i bastoncini di pesce che mangiano i vostri figli…
E se George fosse gay?
Avete letto bene. In molti avrebbero “iniziato a porsi questa domanda” dopo che Pink News ha scelto George come icona gay pubblicando una sua foto su un elicottero con una posa definita “per alcuni effemminata”. Ovviamente il gossip e la frenetica ricerca di click e visite o di copie vendute non si fermano nemmeno di fronte a quello che in fin dei conti, per quanto royal, è un bambino. E questo è sconfortante.
Vedi anche: Pippa e Kate eroine del 21esimo secolo e la noia della monarchia britannica.