Una piccola guida per i manager e per le aziende
di Maurizio Quarta
(Managing Partner di Temporary Management & Capital Advisors, National Coordinator del Chapter Italiano di IIM โ Institute of Interim Managementย www.tmcadvisors.com ; www.temporary-management.com)
(25 ottobre 2009) – Nel quadro economico odiernoย sembrano farla da padrone la prudenza e lโattendismo, sia da parte delle imprese facilmente portate a privilegiare unโottica di breve, se non di brevissimo periodo, sia da parte dei manager meno disposti che in passato al rischio di cambiare azienda in situazioni di turbolenza.
Poichรจย perรฒ, il mercato, per quantoย incerto, continua a presentare alle aziende nuove opportunitร da sfruttare, nuovi progetti da sviluppare, concorrenti low cost da combattere, una scelta si impone tra il mantenimento di una posizione di attesa, aspettando la definitiva stabilizzazione del ciclo, e una strategia proattiva di anticipo.
Giocare dโanticipo con unโocchio alla crescita e alla stabilitร di lungo periodo significa minimizzare il rischio di un rallentamento o addirittura di unโinversione del ciclo sempre probabili, saper sfruttare le opportunitร disponibili senza appesantire la struttura di costi fissi di lungo periodo e saper coniugare le esigenze di tagli legati alle necessarie razionalizzazioni, con lโesigenza di mantenere comunque elevata la competitivitร di lungo periodo.
Bisogna quindi di trovare il giusto approccio per combinare esigenze fortemente conflittuali:
- aumentare la competitivitร nel medio periodo, soprattutto attraverso lโincremento significativo di capacitร e competenze manageriali
- lasciare aperto il maggior numero diย gradi di libertร possibile prima di definire la soluzione di lungo periodo
- operare a costi variabili.
La soluzione che molte aziende, sia multinazionali che PMI, stanno utilizzando con sempre maggior frequenza รจย quella del temporary management. Con questo termine si intende l’affidamento della gestione di un’impresa o di una sua parte a manager altamente qualificati e motivati, al fine di garantire continuitร allโ organizzazione, accrescendone le competenze manageriali esistenti, e risolvendone al contempo alcunimomenti critici, sia negativiย che positivi.
Il TM dovrebbe essere correttamente interpretato come una terza via, accanto alla consulenza e alla dirigenza tradizionale, attraverso la quale lโazienda puรฒ dotarsi di risorse finalizzate a migliorare performance e capacitร di gestione.