2 paesi con importanti aiuti per i disoccupati e una rete sociale invidiabile. Qualche ex paradiso (come i Paesi nordici) dove oggi si fa più fatica. E la sorpresa delle due grandi Potenze dove è meglio sperare di non perdere mai il lavoro.
Essere disoccupati, un incubo la cui portata può variare da Paese a Paese in base alle forme di assistenza e alle sovvenzioni statali previste. Un interessante articolo del Guardian di oggi passa in rassegna i Paesi nel mondo dove c’è il miglior trattamento e la migliore rete sociale per disoccupati. Ma cita anche quelli dove, invece è sperabile non perdere mai il lavoro…
Vedi anche: nuova indennità di disoccupazione, che cos’è e come si ottiene.
Francia
Qui si può ricevere uno dei trattamenti migliori al mondo. Basta aver lavorato 4 mesi per accedere al sussidio di disoccupazione che ha durata molto lunga, due anni nel caso di lavoratori sotto i 50 anni, fino ad un massimo di tre anni per chi supera questa soglia.
In media l’assegno ammonta al 65% dell’ultimo assegno percepito. Esiste anche un assegno di solidarietà per chi non ha lavorato, una sorta di salario minimo per disoccupati che ammonta a 514 Euro al mese per chi non ha famiglia e sale fino a 1079 per chi ha una famiglia con 2 figli.
Germania
L’indennità di disoccupazione può essere richiesta se si è lavorato per almeno 12 mesi nel corso dei due anni antecedenti la domanda. L’ammontare dell’assegno varia in base alla situazione familiare: il lavoratore single ha diritto al 60% dell’ultimo stipendio, mentre chi ha bambini percepisce il 75% del salario precedente.
La disoccupazione viene pagata per 12 mesi se si hanno meno di 50 anni, per 15 mesi se si rientra in una fascia d’età tra i 50 e i 54, per 18 mesi per chi è tra i 55 e i 58 e per un massimo di 2 anni per chi ha più di 58 anni (ma solo se hanno effettuato versamenti per almeno 4 anni).
Oltre questi limiti o per disoccupati che non hanno lavorato nei 2 anni precedenti anche in Germania c’è un salario minimo di solidarietà pari a 391 Euro al mese per i single, 335 per gli sposati e conviventi.
Chi ha figli riceve un assegno supplettivo (229 Euro con figli under 7, 267 con figli tra i 7 e i 14, 296 per figli con età tra i 15 e i 18 anni).
Irlanda
La disoccupazione è riservata a chi ha meno di 66 anni, perde il lavoro non volontarimente, segue dei corsi per il reinserimento lavorativo, è in regola con i versamenti previdenziali e dimostra di essere “capable of work”, in sostanza disponibile, in grado di lavorare.
Si ricevono 188 Euro a settimana, con dei bonus progressivi per chi ha figli minori a carico.
Giappone
Ci sono tre tipi di lavoratori con diritto alla disoccupazione: chi si trova improvvisamente privo del posto, chi cerca lavoro, chi ha contratti con periodi di interruzione dal lavoro. L’assegno corrisponde ad un range tra il 50% e l’80% del salario mensile.
La durata dell’aiuto è variabile: tre mesi per chi ha lavorato meno di un anno, 12 mesi per chi ha lavorato almeno 20 anni ed ha tra i 45 e i 59 anni, otto mesi per chi ha tra i 60 e i 64 anni.
Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca
Quelli che nell’immaginario collettivo sono i Paesi con la migliore assistenza sociale invece per quanto riguarda la disoccupazione hanno fatto grandi tagli nel recente passato (è anche vero che i tassi di disoccupazione dei paesi scandinavi sono in media bassi, ad esempio in Norvegia parliamo di una percentuale del 4%).
In Norvegia si accede alla disoccupazione se si ha prestato lavoro per almeno un anno, si riceve poco meno del 60% dell’ultimo stipendio. La disoccupazione viene data per un massimo di 2 anni (come in Finlandia e Danimarca). Spesso si è tenuti a fare lavori socialmente utili come ad es. pulizia nelle vie comunali.
In Svezia l’assegno di disoccupazione ammonta al 55% dell’ultimo stipendio, che è persino inferiore alla media U.E.
Stati Uniti
Se il dato di disoccupazione degli Stati Uniti è molto basso (5,5%), resta (relativamente) alto tra alcune categorie sociali, ad es. gli afroamericani o i giovani. Se siete disoccupati gli Usa forse sono uno dei Paesi (insieme alla Russia, si veda il prossimo paragrafo) dove sarebbe meglio non trovarsi. L’assistenza non è automatica: si deve dimostrare di aver perso il lavoro “senza colpa” e di aver lavorato per un periodo di tempo stabilito a livello di stato. Ci sono poi altri criteri locali. Questo fa sì che soltanto il 30% di chi perde il lavoro acceda alla disoccupazione.
La durata dell’assistenza è variabile da stato a stato e si parte da un minimo di 14 settimane, l’importo dipende dai guadagni precedenti ma l’Ocse lo inserisce tra i più bassi. Finita la disoccupazione non si ha diritto a nessun altro tipo di assistenza.
Russia
Massimo di 12 mesi di disoccupazione con importi decisamente bassi: da un minimo di 8,50 Euro (al mese!) a un massimo di 50 Euro. Calcolando che il costo minimo della vita in Russia è di poco meno ci 100 Euro al mese e che con esso si compra da mangiare e si ha l’assistenza medica di base (ma in grandi città come Mosca il Guardian dice che il costo della vita è molto più alto) ci si rende conto della difficoltà che può avere un disoccupato in questa nazione.
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