Gli ETF si caratterizzano come una via di mezzo tra un’azione e un fondo e consentono di sfruttare i punti di forza di entrambi gli strumenti.ETF è l’acronimo di Exchange Traded Funds, letteralmente fondi d’investimento negoziati in borsa. Come le azioni si possono quindi comprare o vendere al prezzo corrente di mercato e la liquidazione dei contratti avviene con valuta a 3 giorni. Sono facilmente liquidabili.Proprio per il fatto di essere negoziati in borsa si distinguono dai normali fondi indicizzati.
Come i fondi consentono di avere un portafoglio ben diversificato. Ad esempio, acquistare un ETF sull’indice DJ Euro Stoxx 50 equivale ad avere un portafoglio costituito dai 50 titoli più importanti della zona euro.Gli ETF sono fondi a gestione passiva , ossia hanno una struttura il più possibile simile all’Indice cui si riferiscono; gli Etf replicano infatti passivamente la composizione di un indice di mercato. Se ad esempio l’indice S&P 500 si apprezza dell’1%, l’ETF legato all’S&P 500 avrà un rialzo della stessa proporzione. L’andamento del fondo rispecchia quindi l’andamento dell’indice.A differenza dei comuni fondi aperti gli ETF non ricalibrano il proprio portafoglio se non per seguire le periodiche variazioni della composizione ufficiale dei loro indici di riferimento. Questo fa si che le commissioni di gestione siano estremamente basse.
Gli indici cui si possono legare gli ETF sono:
– indici azionari rappresentativi di singoli mercati e di intere aree geografiche (es Italia, Europa, Usa, Germania)
– indici azionari di mercati emergenti (Cina, India, Korea ecc.)
– indici azionari settoriali (utilities, banche, automobili, tecnologici, energia)
– indici azionari style (mid cap, small cap, value, growth, select dividend)
– indici obbligazionari
– Indici di materie prime
– Indici di società immobiliari e di private equity