Flat Tax incrementale e aumento del limite reddituale per i forfettari nella manovra 2023. Ecco chi ci guadagna e come si calcolano le tasse da pagare.
Manovra finanziaria 2023. La Flat Tax ci sarà come annunciato dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti e dovrebbe riguardare non solo le partite iva in regime forfettario, ma anche i dipendenti.
Vediamo allora come sarà la tassa piatta del governo e a chi conviene tramite alcuni semplici esempi di calcolo.
Come funziona la flat tax nel 2023
Nelle legge di bilancio il governo vuole introdurre una flat tax al 15% per partite iva e dipendenti. In particolare, in base alle ultime news, sono pronte le seguenti modifiche:
- aumento del limite del reddito fino 85.000 euro (già attualmente previsto per i lavoratori autonomi in regime forfettario ma fino a 65.000 €).
- Introduzione di una flat tax incrementale (che potrebbe riguardare anche i dipendenti).
Su questa seconda novità, il titolare del Mef ha annunciato che riguarderà i titolari di redditi da lavoro o impresa non aderenti alla partita iva forfettaria (quindi anche i dipendenti). In pratica la tassa piatta al 15% potrebbe essere applicata sull’incremento del reddito registrato nel 2022 rispetto ai 3 anni precedenti. Da qui la denominazione “incrementale”.
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Flat tax incrementale esempi di calcolo
Ma per capire meglio come dovrebbe funzionare la nuova tassazione, vediamo un semplice esempio pratico.
La tassa piatta incrementale consiste in un‘aliquota fissa oltre una determinata soglia reddituale. La volontà dell’esecutivo è quella di applicarla ai redditi compresi nell’intervallo fra 65.000 e 85.000 euro. Quindi ad esempio un lavoratore che nel 2021 ha avuto 64.000 euro e nel 2022 arriva a 79.000 euro di reddito, potrà godere di una tassazione del 15% sui 15.000 euro di aumento. Ovvero una tassa pari a soli 2.250 euro (mentre attualmente si pagherebbero fino al 43% di tasse per redditi sopra i 50.000 €). Tradotto in soldoni diverse migliaia di euro in più.
Quindi l’introduzione di questa tassazione garantirebbe un bel risparmio a chi ha percepito redditi superiori a 65.000 euro.
Flat tax oltre i 65.000 € in manovra, a chi conviene?
E per quanto riguarda le partite iva? In questo caso l’applicazione della tassa piatta al 15% era già prevista in passato per i contribuenti che aderiscono al regime forfettario. Quello che cambia è il limite entro il quale se ne può beneficiare, che salirebbe a 85.000 euro (attualmente arriva fino a 65.000 €).
Ad esempio chi ha percepito redditi per 70.000 avrà una tassazione al 15% (ovvero 10.500 euro). Mentre in precedenza l’imposizione sarebbe stata più alta di svariate migliaia di euro.
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Quindi, per dirla in breve, dall’introduzione della flat tax così composta, ci guadagnerebbero dipendenti e partite iva con redditi oltre i 65.000 euro. Ora resta solo da capire se nel testo finale della manovra economica il governo confermerà questa impostazione. Se così fosse dal 2023 alcune categorie lavorative pagherebbero meno tasse come visto, ma al tempo stesso ci sarebbero meno entrate per le casse dello stato. E questo potrebbe rappresentare un grosso problema per il nostro paese.
Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web