Pensioni, rivalutazione pensione 2020: a chi spetta e come funziona, secondo le ultime notizie dall’Inps
Se sei un pensionato probabilmente avrai sentito che la tua pensione dovrebbe avere un incremento l’anno prossimo, ciò per effetto della rivalutazione. Tuttavia essa avviene in modalità differenti in base all’importo percepito dal pensionato e quindi non è uguale per tutti.
Per questo è necessario fare chiarezza, qui di seguito, su come funziona la rivalutazione delle pensioni 2020, portando alla fine anche un esempio pratico.
Rivalutazione pensioni: cos’e e a chi spetta
La rivalutazione, rappresenta una percentuale aggiuntiva applicata agli importi delle pensioni, pagata dagli enti previdenziali all’inizio di ogni anno. Questo permette di adeguare l’importo delle pensioni all’inflazione e al costo della vita, rilevato dall’ISTAT durante l’anno precedente.
I nuovi importi delle pensioni 2020, sono pubblicati nel mese di gennaio e vengono resi noti tramite la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Essi variano a seconda dell’ammontare dell’assegno e della perequazione di riferimento, fissata in relazione all’inflazione.
La percentuale d’inflazione viene espressa tramite l’indice dei prezzi al consumo, che viene rilevato a dicembre 2019. Per tale motivo la rivalutazione diventa effettiva solo all’inizio del nuovo anno.
Il tasso effettivo di aumento delle pensioni, con molta probabilità , dovrebbe essere dello 0,4% per il prossimo anno.
Vedi anche: Assegno sociale: arriva la rivalutazione nel 2020. Le novitÃ
Legge di bilancio 2020: cosa prevede per le rivalutazioni delle pensioni
Il testo varato dal Governo ha previsto delle novità ben precise in materia di rivalutazione pensioni. In particolare la perequazione automatica, ossia la rivalutazione piena dell’assegno, spetta solo a chi possiede un assegno fino a 4 volte il minimo. Per le somme che eccedono tale soglia, l’aumento sarà solo ed esclusivamente parziale.
Entrando nel dettaglio, l’esecutivo Conte bis, ha deciso una rivalutazione ISTAT così ripartita:
- del 100% per i soli assegni di importo inferiore ai 2.000 euro.
- Pari al 52% per chi riceve somme fino a 3.078 euro.
- Del 47% a chi incassa fino a 4.104 €.
- Al 45% per coloro che ricevono fino a un massimo di 4.617 €
- Del 40%, per tutti quelli che godono di un trattamento maggiore di 4.168 €.
Rivalutazione pensioni 2020: come si calcola, un esempio concreto
Per chiarire meglio questa rivalutazione ti proponiamo un esempio pratico. Dando per buono il tasso di rivalutazione dello 0,4% (quello ufficiale come detto si saprà solo dopo la pubblicazione in Gazzetta), se possiedi una pensione di 1.500 €, avrai una rivalutazione di 6 € (1.500/100*0,4), ossia il 100% del tasso di rivalutazione.
Mentre se le l’importo da te percepito è pari a 3.000 € mensili, avrai una rivalutazione pari a 6,24 euro. Ossia il 52% della rivalutazione prevista (pari a 0,208%) come stabilito dalla legge di Bilancio. In questo caso il calcolo effettuato p stato il seguente: 3.000/100*0,208.
Allo stesso modo si può effettuare il calcolo rispettando le percentuali applicate sulle rivalutazione di pensioni con altro importo.
Bene a questo punto dovresti avere tutti gli strumenti per calcolare anche l’importo della rivalutazione sulla tua pensione. Per conoscere con certezza di quanto sarà il tasso della perequazione, ti invitiamo a restare sempre aggiornato con noi per le ultime news in materia di pensioni.
Vedi anche:
- Tredicesima pensione 2019: quando si prende?
- A che età si va in pensione?
- Calendario pagamento pensioni
Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web
scusate echi nonarriva a 1000 euro e non percepisce invalidita ma e invalidato per il tumoe ed e uscito in pensione a 58 anni ha diritto a un po di aumento o no avendo 33 anni di contributi?
e percepisce 850 di pensione