Come richiedere l’indennità di 600 euro per le partite iva? A chi spettano, domanda e requisiti.
Le partite iva hanno diritto ad un’indennità Inps pari a 600 euro nel mese di marzo, in base a quanto stabilito dal decreto Cura Italia.
Visto che sono molti gli italiani interessati da questo provvedimento, vediamo quali sono i requisiti necessari per ottenere tale indennizzo.
600 euro Inps: chi ne ha diritto, requisiti
L’indennizzo dell’ammontare di 600 euro spetta alle categorie professionali, che vivono un momento lavorativo difficile, per via delle restrizioni imposte dall’emergenza Covid -19. Si tratta di:
- partite iva (attive prima del 23 febbraio 2020),
- professionisti,
- lavoratori autonomi e collaboratori,
- stagionali del turismo,
- lavoratori agricoli,
- lavoratori dello spettacolo.
Per coloro che fanno parte di questa platea di lavoratori (quasi 5 milioni di persone), la procedura per richiedere i 600 euro è attiva dal 1 aprile direttamente sul sito dell’Inps.
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Indennità partite iva e lavoratori autonomi
Per ricevere i 600 euro di indennità oltre a far parte di una delle categorie lavorative citate nel paragrafo precedete, bisogna avere altri requisiti.
In primo luogo è necessario che il titolare di partita iva sia iscritto alla gestione separata Inps o ad una cassa privata.
Oltre ad essi l’indennità spetta anche ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, che non hanno altre forme previdenziali obbligatorie. Si tratta di lavoratori iscritti ad una delle seguenti gestioni Inps:
- commercianti,
- artigiani,
- coltivatori diretti, coloni e mezzadri.
Viceversa non possono ricevere l’indennità anche coloro che:
- hanno già una pensione diretta,
- percepiscono il reddito di cittadinanza.
Insomma, non ha diritto ai 600 euro coloro che ricevono altre prestazioni economiche già erogate nei loro confronti dall’Inps.
Bonus 600 euro professionisti
Anche i professionisti iscritti alle casse private possono accedere all’indennità una tantum di 600 euro, prevista dal governo nel decreto Cura Italia. Fra queste ci sono tutte le professioni protette: gli ingegneri, gli avvocati, i geometri, gli architetti, i geologi e via dicendo.
L’indennizzo non spetta a tutti in modo indistinto, ma solo a coloro che hanno dichiarato fino a 35.000 euro di reddito. Riguarda anche chi possiede un reddito fra 35.000 e 50.000 €, ma può dimostrare di aver subito un calo di fatturato almeno del 33% nei primi 3 mesi del 2020.
Come per gli iscritti alla gestione separata essi potranno fare richiesta per l’indennità sul sito dell’Inps a partire dal 1 aprile. Tuttavia, per loro saranno le casse private a erogare i fondi, che comunque verranno successivamente rimborsati dallo stato, tramite il fondo di ultima istanza.
Indennità lavoratori stagionali turismo
I 600 euro spettano anche a tutti i dipendenti stagionali che operano nel settore turismo o negli stabilimenti termali. Ma solo per chi abbia cessato il rapporto di lavoro fra il 1 gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 e non abbia attualmente in corso un altro rapporto di lavoro dipendente (o percepisca una pensione).
600 euro inps lavoratori agricoli e dello spettacolo
Per quanto riguarda i lavoratori agricoli a tempo determinato e i lavoratori iscritti negli elenchi, bisogna avere altri requisiti per ricevere i 600 euro. Si tratta di possedere quantomeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo dipendente nel 2019 e di non essere titolari di pensioni.
I lavoratori dello spettacolo, per avere questa indennità , devono invece essere iscritti al fondo pensioni di categoria e avere:
- minimo 30 contributi giornalieri versati nel 2019 a tale fondo.
- Un reddito, per il 2019, non superiore a 50.000 €.
- Non avere un rapporto di lavoro dipendente o ricevere pensioni alla data del 17 marzo 2020.
Indennità 600 euro, come ottenerla
L’Inps ha reso noto sul suo sito tutti i dettagli e le procedure da seguire per ricevere i 600 euro. La somma dovrebbe essere erogata entro il 15 aprile per garantire liquidità a chi è in difficoltà .
Per poter far richiesta si ricorda che bisogna avere le proprie credenziali di accesso al sito dell’Inps (id utente e password). Chi non le avesse, può affidarsi ad un intermediario abilitato (caaf o commercialista), che perfezioni la richiesta per conto dell’interessato.
Una volta ultimato il processo e accettata la richiesta, l’Inps invierà sul mezzo di pagamento indicato dal beneficiario (conto corrente postale o bancario, carta con iban ecc.) l’indennizzo.
Vi ricordiamo, infine, che si tratta di indennità che non concorrono alla formazione del reddito, sono quindi esentasse. Adesso è proprio tutto per quanto riguarda i 600 euro Inps garantiti alle partite iva e ad altre categorie dal nuovo decreto cura Italia.
Vedi anche:
- Tipi di partita Iva
- Flat tax partite Iva 2020
- Decreto Covid – 19 Tasse fisco e lavoro
- Decreto Covid pagamento pensioni anticipato
Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web
Non mi è chiara una cosa: Riporto “L’indennizzo non spetta a tutti in modo indistinto, ma solo a coloro che hanno dichiarato fino a 35.000 euro di reddito. Riguarda anche chi possiede un reddito fra 35.000 e 50.000 €, ma può dimostrare di aver subito un calo di fatturato almeno del 33% nei primi 3 mesi del 2020”. Questo vuol dire che se anche non ho subito un calo del 33%, ma ho un reddito inferiore ai 35.000 euro, il bonus mi spetta?