Decreto ristori bis, aiuti per le attività costrette alle chiusure. Ecco quando esce il nuovo decreto e cosa potrebbe contenere.
Decreto ristori bis. Dopo il nuovo dpcm che ha sancito il lockdown in alcune regioni italiane, sono ora necessari nuovi aiuti economici per le attività costrette alle chiusure totali.
Vediamo allora quando esce il nuovo decreto ristori, in base alle intenzioni del governo e quali sono le richieste dei governatori.
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Decreto ristori bis quando arrivaÂ
Il nuovo testo del decreto ristori bis, dovrebbe essere sottoposto al consiglio dei ministri la sera del 5 novembre o il 6 novembre. Questo è quanto dichiarato dal premier Conte durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo dpcm.
Il provvedimento dovrebbe valere da 1,5 a 2 miliardi di euro e mira ad aiutare imprese ed attività costrette alla chiusura dopo le nuove restrizioni. Per velocizzare i tempi l’orientamento del governo è quello di far confluire nel primo Dl Ristori il nuovo provvedimento economico.
Questa misura dovrebbe contenere ulteriori aiuti a partite iva, artigiani e imprese colpite dalle chiusure. I ristori dovrebbero essere crescenti in base al livello delle restrizioni imposte. Quindi ad esempio nelle zone rosse bar e ristoranti chiusi totalmente, dovrebbero ricevere aiuti più sostanziosi.
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Decreto ristori bis, coperture e dubbiÂ
Sull’attuazione di questo nuovo decreto pesano dubbi di natura economica. Il ministero dell’economia deve infatti trovare nuove risorse finanziare per realizzarlo, operazione al momento molto difficile.
Il precedente decreto ristori aveva già innalzato il deficit di bilancio e ora un nuovo intervento rischia di alzarlo ulteriormente. Per questo il governo è costretto a prendere tempo e cercare una soluzione che eviti questa eventualità . Tuttavia un nuovo scostamento di bilancio non è escluso.
Dunque il decreto ristori bis potrebbe uscire a breve, ma molti aspetti devono ancora essere chiariti. Per questo alcuni governatori hanno espresso critiche e dubbi sull’operato del governo. Ad esempio De Luca, in un post su Facebook, ha scritto:
“Avevamo richiesto al governo tre cose:
- Misure immediate di ristoro o di detassazione.
- Congedi parentali per le madri lavoratrici dipendenti, con retribuzione piena e bonus baby sitter per le lavoratrici autonome.
- Misure omogenee e semplici su tutto il territorio nazionale, dato che il contagio è ormai diffuso in tutto il paese.
E’ tutto con le ultime notizie sul decreto ristori bis e quando esce. Le attività chiuse dal nuovo dpcm attendono aiuti concreti da parte del governo, così come le famiglie e le regioni.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web