Dazi e controdazi: cosa può costare di più. Dalla tecnologia alla tavola

Dazi Usa e Cina: cosa succede ora. Perché l’aumento dei prezzi potrebbe colpire smartphone, pc, auto e cibo.

Mercoledì 2 aprile il presidente USA Trump ha imposto dazi sulle importazioni da molti paesi e ora la Cina risponde con tariffe del 34% sulle merci statunitensi. Questo è solo l’ultimo capitolo della guerra commerciale globale in corso. In un precedente articolo, abbiamo spiegato cosa sono i dazi, mentre questa volta vediamo le possibili conseguenze economiche di una battaglia tariffaria che si riflette in vari settori, dalla tecnologia alla tavola.

dazi usa e cina 2025
Apple store – Credits: IPA

La conseguenze dei dazi USA

Come riporta la CNN uno dei primi effetti dei nuovi dazi è l’inflazione, vale a dire l’aumento dei prezzi di beni di consumo. Le tariffe infatti incrementano i costi di produzione per le aziende che importano materie prime o prodotti finiti, costringendole ad aumentare i prezzi per compensare le maggiori spese.

E intanto la società finanziaria statunitense Morgan Stanley avverte che i dazi potrebbero innescare una recessione globale. Questo perché l’incertezza economica e l’aumento dei prezzi potrebbero ridurre la capacità di spesa dei consumatori, rallentando la crescita economica e mettendo sotto pressione le economie di tutto il mondo.

Cosa costa di più dopo i dazi

Ma quali sono i prodotti che costeranno di più? Ecco alcuni settori dove potrebbero aumentare i prezzi:

  • tecnologia: smartphone, iPhone e computer, potrebbero subire un incremento dei prezzi significativi. La maggior parte dei componenti tecnologici proviene da paesi asiatici, in particolare dalla Cina, e l’imposizione di tariffe potrebbe portare a un aumento dei prezzi dei dispositivi.
  • Automobili: anche le auto potrebbero costare di più: i produttori di veicoli, che spesso importano componenti e materie prime, potrebbero trasferire le spese aggiuntive sui consumatori.
  • Alimentare: per esempio un’indagine del Guardian, mostra che per il formaggio pecorino prodotto in Sardegna gli ordini potrebbero calare e visto che gli USA importano il 70% del prodotto, questo rischia di avere conseguenze sull’occupazione. Discorsi analoghi si possono fare per vino, olio e altre eccellenze italiane agroalimentari.

Riassumendo, l’applicazione di dazi e controdazi tra USA e Cina rischia di avere effetti negativi su molti settori economici, portando ad un aumento dei costi per i consumatori fino a una possibile recessione mondiale, Italia inclusa.

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