Bonus pc e tablet, arrivano delle importanti precisazioni da parte di Infratel. Si tratta della società che gestisce il portale mediante cui si potrà accedere all’incentivo.
Nello specifico tramite una nota informativa, Infratel ha chiarito chi deve iscriversi al portale. Vediamo allora in cosa consistono questi chiarimenti sul voucher pc e tablet e in che modo riguardano i beneficiari.
Bonus pc e tablet, infratel fornisce le linee guida
Il bonus 500 euro, per l’acquisto di servizi di connettività , pc e tablet, è un’iniziatia del Mise destinata alle famiglie meno abbienti. Per scoprire tutti i requisiti previsti, relativi ad Isee e connettività minima, vi consigliamo di leggere questo articolo al riguardo. Bonus Pc come ottenerlo
Su questo voucher sono state diffuse notizie a volte confusionarie, per questo Infratel ha rilasciato dei chiarimenti. Nello specifico sul sito infratelitalia.it si legge che la registrazione al portale, che verrà attivato prossimamente, sarà riservata agli operatori di telecomunicazioni.
Per questo gli utenti che beneficeranno del voucher dovranno rapportarsi direttamente con gli operatori. Potranno farlo utilizzando i consueti canali di vendita. Ogni operatore dovrà registrarsi preventivamente al portale di infratel, per poi richiedere successivamente il bonus. Tale operazione non spetterà dunque agli utenti.
Quindi ad esempio se il vostro operatore telefonico è Tim, piuttosto che Vodafone o altri ancora, dovrete interfacciarvi con loro per ricevere l’incentivo.
Bonus pc tablet, quando sarà attivo?
Per quanto riguarda i tempi entro cui il bonus sarà attivo, non ci sono ancora date certe. Tuttavia, per avere tutte le informazioni sull’attuazione della misura, compreso l’elenco di tutti gli operatori accreditati, basterà attendere novità dal sito internet di Infratel.
In alternativa queste informazioni si troveranno sul sito bandaultralarga.italia.it. Esse saranno disponibili dopo la pubblicazione del decreto del ministero dello sviluppo economico. Tale atto riguarderà la misura, ma al momento non è ancora arrivato.
Insomma, le persone interessate a migliorare i propri servizi di connettività e acquistare dagli operatori pc, tablet o altri dispositivi, dovranno ancora pazientare. Una volta terminato l’iter del decreto ministeriale e noto l’elenco degli operatori telefonici ammessi, allora potranno definire con loro la fruizione dell’incentivo.
Queste le ultime news sul bonus pc e tablet varato dal Mise. Ora, grazie ai chiarimenti Infratel, sappiamo che ad iscriversi sul portale per l‘incentivo dovranno essere gli operatori e non gli utenti.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web
Sono d’accordo con chi critica il modo di erogare questo bonus. sarebbe stato meglio usare la stessa formula della carta del docente, oppure il bonus che è stato erogato ai ragazzi diciottenni. Ci sono persone che non hanno una linea telefonica perché non possono permettersela, e questi, per poter usufruire del buono, saranno costretti a sottoscrivere un contratto con un operatore telefonico di durata di almeno 2 anni. Quando finiranno le duecento euro che spetta per internet ( circa sei mesi) dovranno continuare a pagare per altri 18 masi il contratto stipulato se non si vuole incorrere a penalità .Quindi, vorrei chiedere a chi ha studiato questo tipo di incentivo, dové l’aiuto che si da alle famiglie meno abbienti?
A detta del MISE il bonus in parola permette di acquistare, dall’operatore (di telecomunicazioni) scelto, servizi di connessione internet e dispositivi hardware quali PC. Ora, se è ovvio che i servizi di connessione internet non possono acquistarsi se non da Operatori per le telecomunicazioni; non lo è altrettanto che – a parte i routers o i modems – detti operatori cedano, sia pure in comodato gratuito, PC desktop o Notebooks (a meno di non voler “rifilare” ai destinatari dell’iniziativa – già in condizione di svantaggio – materiale obsoleto giacente nei loro magazzini. L’osservazione ci pare ricondurre le voci sui vouchers introdotti dal Mise al solito dilemma che in genere affligge siffatte iniziative: l’incompetenza. Insomma, è certo che la stessa iniziativa sia stata approntata con cognizione di causa nella sua fase attuativa? Io ne dubito fortemente; a meno di non voler supporre che chi voglia mettersi al passo coi tempi, siccome auspicato dalla stessa UE, dedda farlo richiedendo l’hardware appena indicato ad Operatori quali Telecom, Vodafone, WindTre o altri che in quell’ambito non hanno mai avuto competenze, e men che meno dispisitivi specifici. Ecco perché le indicazioni che circolano – a mio modesto avviso – sono piuttosto imprecise, o comunque, incomplete (ma questa è una prerogativa degli U.C.A.S. Uffici Complicazioni Affari Semplici di cui sono affollate le Amministrazioni Statali. Il Mise – e concludo – farebbe bene ad adeguarsi (in punto al metodo attuativo dell’iniziativa) a quanto già messo in atto con la Carta del Docente dal Ministero dell’Istruzione che – partendo da una “ratio” pressocché identica – funziona perfettamente da anni; al contrario di quanto possiamo prevedere per quella di cui si discute, la quale rischia di favorire – anziché gli utenti svantaggiati- i fortunati Operatori per le telecomunicazioni. A buon intenditor…..Buona serata a tutti.