Bonus facciate 2023 se non viene rinnovato, dal primo gennaio l’agevolazione sarà più bassa, ecco di quanto. Novità agenzia delle entrate.
Bonus facciate, l’incentivo per riqualificare la facciata esterna di un edificio ricevendo un’agevolazione del 60% sulle spese sostenute, attualmente scade il 31 dicembre 2022. In caso di un mancato rinnovo nella legge di bilancio 2023, a partire dal prossimo gennaio questa detrazione non ci sarà più. Tuttavia sarà comunque possibile accedere al bonus ristrutturazioni 2023 per tinteggiare o fare manutenzioni sulle pareti esterne della casa, come conferma l’Agenzia delle entrate. Ma la detrazione scende rispetto al passato.
Facciamo allora chiarezza su come cambia il bonus facciata nel 2023: a quanto dovrebbe ammontare e su quali lavori si applica.
Scadenza e rinnovo bonus facciate 2023
L’incentivo per il rifacimento delle facciate al 60% rientra fra i bonus previsti nel 2022. Al momento è difficile capire se verrà rinnovato dal nuovo governo, anche se la Meloni ha affermato che alcuni bonus saranno prorogati nelle manovra finanziaria 2023. Se così fosse la detrazione sulle spese per il rifacimento delle facciate di un edificio potrebbe restare invariata.
In caso contrario, l’agevolazione fiscale si può comunque conseguire ma diminuisce al 50%. Questo perché i lavori rientrerebbero fra i bonus edilizi cosiddetti ordinari, vale a dire i lavori di ristrutturazione di casa. In questo caso infatti le detrazioni sono già rinnovate non solo per il 2023 ma fino a fine 2024. In pratica, ci sarebbe una riduzione del 10% dell’incentivo su questa tipologia di intervento. Ma attenzione perché ci sarebbero anche altri particolari a cui fare attenzione. Vediamo quali di seguito.
Bonus facciate 2023 agenzia delle entrate
Come riporta la guida dell’agenzia delle entrate, gli interventi di manutenzione delle facciate rientrano fra quelli che permettono di accedere al bonus ristrutturazione 50%. Ma per ricevere questo incentivo bisogna:
- non superare un tetto di spesa pari a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare
- essere proprietario o avere un diritto reale sull’immobile dove si effettuano i lavori
- pagare gli interventi con mezzi di pagamento tracciabili, ossia tramite bonifico
- conservare tutti i documenti per ottenere la detrazione.
Poi, come per tutte le agevolazioni fiscali, anche questa si potrà ottenere in sede di dichiarazione dei redditi. Vale a dire allegando le ricevute al modello 730. Una volta calcolato il credito sarà utilizzabile in diminuzione delle tasse da pagare in 10 annualità dello stesso importo.
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Bonus ristrutturazione edilizia facciate, cosa comprende
L’agenzia inquadra la modifica della facciata, fra i lavori che rientrano nella ristrutturazione edilizia. In particolare il cambiamento può essere anche solo parziale, modificando materiali o colori degli esterni di un edificio. Ma basta anche solo il colore, visto che si parla di lavori di tinteggiatura.
Infine, esiste la possibilità di far rientrare i lavori di rifacimento delle facciate esterne anche fra gli ecobonus 2023. Tuttavia in questo caso bisogna anche conseguire una riqualificazione energetica dell’abitazione. Di seguito trovate ogni spiegazione fornita dall’Agenzia delle entrate, tramite la guida ai bonus casa disponibile in formato pdf da scaricare.
In sintesi, se il bonus facciate dovesse scadere a fine 2022 senza essere rinnovato, sarà ancora possibile riqualificare gli esterni di una casa nel 2023 grazie alle agevolazioni sulle ristrutturazioni. Tuttavia la detrazione scenderebbe dal 60 al 50% e bisognerebbe rispettare i limiti di spesa e gli adempimenti previsti dall’agenzia delle entrate.
Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web