Bonus bancomat, in arrivo il rimborso per i pagamenti con carta. Ecco come funziona il bonus pagamenti elettronici e quali spese sono incluse.
Bonus bancomat, è lo strumento adottato dal governo per disincentivare l’uso del contante per effettuare i pagamenti. L’obbiettivo è quello di modificare le abitudini di pagamento dei cittadini. Per farlo l’esecutivo ha introdotto nuove regole ed ampliato le voci di spesa valide per l’incentivo.
Vediamo allora come funziona il rimborso sui pagamenti effettuati tramite pos, ma anche quali sono le spese incluse e le spese escluse.
Bonus bancomat 2020, come funziona
L’incentivo bancomat rappresenta un meccanismo che premia chi utilizza forme di pagamento tracciabile, che non consentono la formazione del nero. Infatti, tramite il cashback il governo mira e restituire parte delle spese effettuate tramite carta, ai contribuenti.
Il bonus bancomat dovrebbe partire dal 1°dicembre 2020, prevedendo, in base alle anticipazioni riportate dal sole24ore, un premio del 10% per più spese fino a 3.000 €. In altri termini il consumatore potrà ricevere un rimborso di 300 euro.
Bonus pagamenti elettronici, spese incluse
Inizialmente il governo voleva circoscrivere le spese rimborsabili ai settori a più alto rischio evasione. Quindi ad esempio parrucchieri, ristoranti, alberghi, cura della persona e via dicendo.
Tuttavia ora il premier Conte e i suoi ministri, hanno deciso di estendere sensibilmente le spese incluse nel bonus. Ora, infatti, dovrebbero essere incluse tutte le tipologie di spese pagate tramite mezzi tracciabili.
Bonus bancomat spese escluse
L’unica eccezione, che non permette di fruire di questa agevolazione, sono le spese effettuate per gli acquisti online. Infatti, in questo caso il pagamento tramite moneta elettronica è l’unico possibile, quindi un incentivo ad utilizzare tale mezzo non è necessario.
Insomma, tanto per fare un esempio, un acquisto fatto su Amazon e saldato tramite carta, non permetterà di ricevere il cashback. A differenza di un acquisto perfezionato invece in un negozio fisico e saldato con mezzo tracciabile.
Bonus bancomat, cosa manca
Nonostante la data del primo dicembre 2020, indicata come inizio del nuovo meccanismo, sia abbastanza vicina, ci sono ancora diversi aspetti da definire.
In particolare manca il decreto attuativo sul cashback, che dovrà definire le modalità tramite cui avverrà il rimborso. Se direttamente sul conto corrente o se tramite crediti fiscali e con quale periodicità. Inoltre deve ancora essere perfezionata la rendicontazione delle transazioni effettuate, con le informazioni da girare all’Agenzia delle entrate.
Senza dimenticare che ci sono molti esercenti che non possiedono ancora il pos per i pagamenti. Insomma, sono ancora molte le cose da sistemare.
Vedi anche: Nuovi Bonus e agevolazioni 2020
Bonus pagamenti con carta, ultime notizie
Nonostante queste problematiche però Conte, in una recente intervista, si è detto ottimista su questo piano cashless per l’Italia. Di recente il premier ha avuto un confronto con gli operatori dei servizi di pagamento elettronico, che ha definito soddisfacente.
Secondo il presidente del consiglio si tratta di una grande occasione per recuperare l’economia sommersa. A riprova di questo, secondo uno studio della Banca d’Italia, il meccanismo del rimborso dovrebbe aumentare del 10% le transazioni elettroniche nel nostro paese.
Adesso è davvero tutto per quanto riguarda il bonus bancomat, come funziona e quali spese permettono di riceverlo. Bisognerà ancora attendere perché il governo definisca i meccanismi di rimborso. Tuttavia il cashback diventerà presto operativo stando alle parole del presidente Conte.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web