Coworking: spazi di lavoro condivisi, uffici dove si può riservare una postazione o una sala riunioni anche solo per un’ora. Con costi tagliati, orari flessibili e servizi su misura. Comprese le aree bimbo per le mamme professioniste.
Il coworking è una dimensione lavorativa che sta prendendo sempre più piede in Italia ed è una soluzione ottimale per molte tipologie di professionisti. Vi spieghiamo di cosa si tratta e vi diamo alcuni riferimenti di indirizzi di spazi in coworking nelle città più grandi d’Italia.
Coworking: di cosa si tratta?
Il termine inglese rimanda al lavorare insieme. In sostanza il coworking è una condivisione degli spazi tra differenti professionisti, piccole società . La formula si basa sull’avere un luogo di lavoro con postazioni attrezzate aperto ad un utilizzo a tempo.
Si dispone di connessioni internet a banda larga, strumenti di lavoro come telefoni, pc, stampanti, stampanti 3D. A volte c’è anche un servizio segreteria o portierato o anche un semplice servizio di ronda con guardie private (necessario quando i locali sono aperti 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno, e spesso accade). Inoltre si aggiungono locali più ampi per riunioni, locali di rappresentanza, zone relax/buffet. Nel canone di affitto sono compresi ovviamente i vari consumi e le pulizie.
Un ufficio in condivisione può essere riservato per periodi lunghi ma anche semplicemente per incontri di lavoro di poche ore o per esigenze momentanee di presenza in una città differente da quella dove abitualmente lavoriamo.
Che tipo di professionisti fanno coworking in Italia?
Il coworking è una soluzione ideale per chi deve avere più punti “di appoggio”: agenti, rappresentanti, venditori. Per chi sta aprendo nuovi business in città diverse dalla propria sede centrale. Per chi lavora in casa e ha bisogno di un ufficio attrezzato dove incontrare i clienti. Per chi ha appena aperto una nuova attività e non può sopportare i notevoli costi di una sede autonoma.
Ma il coworking è anche qualcosa di più: spesso differenti professionisti riescono a fare “rete” e a collaborare all’interno di questi spazi. Non tutte le società sono strutturate per rispondere a ogni richiesta del cliente: avere accanto a sé esperti di campi differenti, liberi professionisti che possono fornire quello che noi non siamo ancora in grado di offrire ma che, materialmente, ci lavorano accanto, può essere fondamentale per soddisfare ogni domanda di preventivo.
Infine: lavorare insieme, tra profili e competenze differenti, stimola la creatività , aiuta a risolvere i problemi, spesso produce idee, start-up, progetti innovativi. O banalmente fa sentire meno solo il lavoratore che “telelavorando” o operando da casa si sente escluso e separato dal circolo produttivo.
Vedi anche: Lavorare da casa on-line fa bene o fa male? Pro e contro.
Coworking Milano
A Milano gli spazi per coworking sono molti. Esiste la rete Cowo®, che è diffusa in tutta Italia e permette di acquistare crediti validi per ogni spazio (sono 118 in 67 città ) nella penisola nei successivi 12 mesi. A Milano una delle sedi è a Lambrate, in via Ventura: ha 17 postazioni open space e 2 chiuse, con accesso 24 ore su 24. Una giornata di affitto dello spazio costa 20 crediti (1 credito = 1 Euro), 5 giorni 70 crediti e 22 giorni 180 crediti. Quindi in sostanza un mese di affitto in zona servita a Milano (vicina alla metro Lambrate) costa 180 euro, si comprenderà il risparmio di queste soluzioni. Durante Expo per chi ha un biglietto c’è la possibilità di avere una postazione gratis per un giorno.
Altro coworking a Milano è Impact Hub in via Paolo Sarpi 8, a 10 minuti dalla stazione di Porta Garibaldi. 3 sale riunioni modulabili, cucina, postazioni servite da connessioni wi-fi. Le tariffe vanno da 95 Euro/mese per un giorno la settimana di utilizzo, a 300 euro/mese per utilizzo illimitato e 4 ore di sale riunioni al mese incluso.
Coworking Roma
Tantissimi gli spazi in condivisione anche a Roma. In Via Tomacelli 103 (10 minuti dalla metro di Piazza di Spagna) c’è BC103 Coworking. Ci sono postazioni in open space con scrivanie con cassetti, stampante, wifi, scanner e accesso alla sala riunione (per chi riserva almeno una settimana). Oppure si può optare per la stanza élite, indipendente, da max. 4 posti. Le tariffe: da 12,50 per mezza giornata nell’open space (35 nella stanza élite) a 25 per la giornata nell’open space (65 nell’élite) a 280 Euro per un mese nell’open space (600 per la élite).
Una proposta innovativa è quella de L’Alveare (Via Fontechiari, 35, metro Parco di Centocelle), un’area di coworking da 200 m2 e 30 postazioni, 2 uffici, 1 sala riunioni, giardini, parcheggio e cucina. Il plus in questo caso è uno spazio baby per bimbi dai 4 ai 36 mesi (max. 12 bambini), ideale dunque per le neomamme che vogliono tornare subito al lavoro, continuare ad allattare, stare vicino ai propri figli. Le tariffe? 20 Euro al giorno la postazione, 200 al mese, 20 ingressi su prenotazione a 640 euro. Per postazione e spazio baby (5 ore) il costo è di 35 Euro, 450 Euro al mese con 5 ore di spazio baby, mentre 580 Euro al mese con 8 ore di spazio baby.
Pickcenter offre infine spazi in zona Eur (Piazza Marconi) e in centro (Via Regolo, 19, Via Boezio, 6) con promozioni interessanti: acquistando abbonamenti trimestrali entro fine luglio il mese di agosto è gratis.
Coworking Torino
Toolbox Office (Via Agostino da Montefeltro,2 tra le fermate Nizza e Dante della Metro)è inserito in due ex immobili industriali con connesione wi-fi, postazioni, team room, meeting room. Qui c’è anche il FabLab Torino, un laboratorio artigianale con stampanti 3D e macchine a taglio laser.
Per la postazione non fissa il costo è di 15 Euro al giorno (100 al mese), per la postazione fissa più piccola con cassettiera, armadietto e scrivania privata si sale a 20 Euro al giorno (160 al mese). La Team Room costa invece 72 Euro al giorno (600 al mese).
Cowo Galileo® in Via San Quintino, 28, all’angolo del centrale Corso Galileo Ferraris, offre 12 postazioni e una sala riunioni da 24 posti e sala meeting da 20 posti.
Coworking Bologna
In Via Del Borgo di San Pietro, 22, zona università , c’è Kilowatt. 16 postazioni fisse, 4 per “nomad co-workers”, sala meeting, cucina e sala riunioni. Come nell’esempio de L’Alveare a Roma anche qui il plus è kW-baby, ben più di area gioco, una sorta di “nido/materna” basato molto sul contatto con la natura e la vita all’aria aperta, guidato da un’educatrice professionale.
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