Consigliato fare il test prima di sottoporsi a qualunque colorazione
(25 ottobre 2009) – Aumentano le reazioni allergiche causate dalle tinture per capelli, un fenomeno preoccupante dovuto sia al loro utilizzo frequente (in media 8 volte l’anno) sia perché si inizia in giovane età (intorno ai 15 anni). Come conseguenza si hanno rossore, pizzicore, prurito irritazione, bruciore e, nei casi più gravi, anche difficoltà respiratorie e shock anafilattico.
Perché accade? Il maggiore imputato è la parafenilendiamina, ingrediente utilizzato sia nelle tinture per capelli che nei tatuaggi temporanei. Tra le sostanze colpevoli, anche la resorcina, diaminobenzeni, diaminotolueni, ecc. Sostanze chimiche che al momento sembrerebbero insostituibili nelle colorazioni di tipo permanente o ossidativo (cioè quelle che durano più di 6 settimane)
Ecco perché, per tamponare i danni e diminuire i rischi di allergia, la Commissione europea ha deciso di sottoporre a revisione le sostanze ammesse per stabilire anche i loro limiti di concentrazione. Per tutelare i consumatori dai possibili effetti collaterali, sono state infine modificate l’etichette delle tinture per capelli.
Ad ogni modo, è bene prestare attenzione: è vivamente sconsigliato l’uso di tinture se si sono già avute reazioni allergiche o se il cuoio capelluto presenta escoriazioni; soprattutto, non va tralasciato il test che va fatto sempre prima di utilizzare un prodotto colorante, anche se è quello che usiamo sempre. In realtà nel frattempo potrebbe essere cambiata la composizione chimica della tintura o il nostro organismo potrebbe rispondere in modo diverso.
Vedi anche: Capelli cosa è il cowash
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