I consigli della Dott.ssa Giulia Mori
Inizia la primavera (anche se guardando il cielo non sembrerebbe!!!) e di solito in questa stagione si moltiplicano i casi di “orticaria”, cioè di persone che lamentano un gran prurito e delle chiazze rosse distribuite su tutto il corpo.
Molto spesso vengono da me molto preoccupate perché sono convinte di essersi intossicati con qualche cibo o di avere una grave forma di allergia. In realtà nella stragrande maggioranza dei casi del prurito non si trova la causa.
L’inquinamento ambientale, i cibi sempre più conservati, i conservanti, lo stress della vita quotidiana sono fra i motivi più chiamati in causa, ma in realtà difficilmente si trova una causa vera e propria anche facendo molti test allergologici e sospendendo l’assunzione di alcuni cibi che sono noti per provocare allergia (gli esempi più classici: fragole e gamberi).
Il meccanismo d’azione del prurito sta nel rilascio di una sostanza nella pelle che si chiama istamina. Questa sostanza viene rilasciata da cellule apposite dette istociti in risposta a stimoli di diversa natura e provoca il prurito. Il gesto del grattarsi, poi, determina un’infiammazione della pelle che provoca un ancora maggiore rilascio di istamina con la conseguenza che il prurito aumenta e ci si gratta ancora di più! E così si entra in un circolo vizioso che dopo un po’ diventa insopportabile. Specie di notte quando, durante il sonno è insopprimibile lo stimolo a grattarsi.
I rimedi sono molteplici. Per prima cosa è opportuno verificare che il sintomo prurito non sia accompagnato da difficoltà a respirare o gonfiore delle labbra, della lingua o della mucosa della gola. In tal caso è URGENTE recarsi IMMEDIATAMENTE al Pronto Soccorso perché potrebbe essere in atto una reazione allergica che nel giro di poco può portare a gravi difficoltà respiratorie.
In caso invece che il problema sia solo il prurito e le macchie cutanee, è necessario recarsi dal proprio medico curante che provvederà a prescrivere un antistaminico, cioè un farmaco che blocca il rilascio di istamina. Le ultime indicazioni dei dermatologi sconsigliano invece l’uso del cortisone che era spesso prescritto in questi casi, perché si visto che molto spesso, alla sospensione di questo farmaco, il prurito torna più insistente di prima.
E’ quindi opportuno assumere l’antistaminico una volta la giorno, meglio la sera, per un periodo di quindici – venti giorni e vedere l’evoluzione.
E’ anche indicato la sospensione di cibi che provocano il rilascio di istamina: caffè, cioccolato, cibi in scatola, crostacei, fragole.
Purtroppo di più non si può fare e, di solito, il prurito in una ventina di giorni scompare e non si saprà mai cosa l’ha provocato!!!
5 marzo 2010 – Dott.ssa Giulia Mori
Vedi anche: Tinte per capelli aumentano le allergie
Antonio Amati fa parte della nostra redazione dove lavorano giovani giornalisti pubblicisti neolaureati, SEO copywriting e stagisti. Tutti i redattori scelti vantano esperienze maturate in testate editoriali e provengono da diverse Università .