Il Ppe, Partito Popolare Europeo, riunito ieri a Bruxelles , ha chiesto al premier italiano Mario Monti di candidarsi alle prossime elezioni nazionali. Ma anche l’Europa chiede a Mario Monti di candidarsi e continuare la straordinaria stagione di riforme che si è aperta durante il suo governo tecnico in Italia.
La richiesta del Ppe a Monti arriva grazie ad un invito a sorpresa dello stesso partito che chiedeva al premier di presentarsi al loro incontro, prima del summit tra tutti i capi di Stato e di Governo, per spiegare da cima a fondo ed in tutti i dettagli la situazione economica e finanziaria dell’Italia. Uscendo dall’incontro, il premier spiega cosa ha detto durante l’incontro con gli esponenti più influenti del partito, dichiarando che ha spiegato quale era la situazione dell’Italia quando è arrivato il suo governo, tutte le riforme che sono state fatte finora e come queste modificheranno la situazione italiana per poi finire chiarire tutti i dubbi ed i fatti che hanno portato lo stesso premier a dimettersi dopo le dichiarazioni del segretario Pdl Angelino Alfano e la conseguente sfiducia, prima al Senato e poi alla Camera, del Partito della Libertà verso il governo.
È poi lo stesso Monti a dire chi era presente all’incontro con il Partito Popolare Europeo: l’ex presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente lussemburghese e capo dell’Eurogruppo Junker ed il presidente della commissione UE Barrsoso.
Il premier italiano ribadisce sempre più la voglia di continuare sulla via di un’Europa sempre più unita collocandosi tra gli europeisti italiani considerando l’Italia come una delle nazioni più importanti per il futuro dell’Europa essendo una delle prime nazioni a dare il via all’enorme progetto dell’Unione Europea. Monti dice anche che, costruendo un Europa sempre più forte sia economicamente che politicamente, l’Italia avrà vantaggi sempre più grandi dalla sua partecipazione.
Alla riunione del Ppe, era presente anche Silvio Berlusconi che, ha ribadito un suo eventuale passo indietro ed una sua rinuncia alla candidatura se Mario Monti entrerà in campo per guidare una coalizione dei moderati. Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel sembra aver chiesto all’attuale premier di ricandidarsi per continuare quella serie di riforme tanto apprezzate ed elogiate dall’Europa e da Berlino in particolare. Il portavoce del Fondo Monetario Internazionale, Gerry Rice, chiede all’Italia di mantenersi sulla lunghezza d’onda delle riforme messe in atto durante quest’ultimo anno dal governo tecnico, in qualche modo auspicando una riconferma dello stesso “professore”.
Ma, per ora, manca proprio la conferma dello stesso Monti che non si è mai espresso in merito ad una sua ricandidatura. Intanto alcune voci interne al Ppe fanno sapere che Monti ha apprezzato il fatto che Berlusconi farebbe un passo indietro se fosse alla guida di una coalizione di moderati.