Dopo poco più di un anno, e a pochi mesi dalla scadenza naturale, il Governo Monti è in crisi, grazie al ritorno di Berlusconi. Oggi il Premier Mario Monti salirà al Quirinale per un incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Si legge in una nota del Quirinale.
Il Presidente della Repubblica ha ricevuto ieri tutti i partiti. Impietoso il discorso di Alfano segretario del Pdl che ha dichiarato ” E’ finita l’esperienza del governo Monti”
Cosa è successo
Silvio Berlusconi, tornato prepotentemente e inaspettatamente vero padrone del Pdl, ha parecchie cose che non vuole e altre che non può permettersi. Una di queste riguarda l’incandidabilita’ dei condannati, che comunque sarà approvata, sebbene in una forma che a molti è stata molto blanda. Infatti, dei 120 parlamentari che potenzialmente avrebbero potuto avere noie, nella prossima legislatura, da questo provvedimento, solo 2 sarebbero realmente colpiti.
Ma non è questo l’unico punto che ha fatto repentinamente cambiare l’atteggiamento del Pdl sul Governo Monti. Questo cambio di rotta è stato voluto fortemente da Berlusconi, al quale gli altri “colonnelli” del partito hanno aderito, anche se solo poche ore prima erano molto più critici sul ritorno di Silvio Berlusconi direttamente in politica, soprattutto come candidato Premier.
Cosa abbia convinto questi personaggi, Alfano in primis, ad abbandonare improvvisamente l’atteggiamento meno ossequente per sposare in toto i voleri del fondatore di Forza Italia non è chiaro.
Tecnicamente, comunque, l’atteggiamento degli esponenti del Pdl non è ancora da crisi di governo: infatti, non votano contro la fiducia ma si astengono, un metodo, secondo alcuni, di mandare un segnale a Mario Monti per tenerlo “legato a un filo” e quindi, in qualche modo, tentare di indirizzarlo nelle prossime scelte.
Altra ragione dichiarata per questa variazione di rotta da parte del Pdl sul Governo Monti è la situazione economica italiana, secondo loro peggiore di quella di un anno fa. Ma per molti commentatori è curioso il fatto che l’atteggiamento del Pdl sia cambiato in un così breve lasso di tempo, in pratica dalla sera alla mattina e, guarda caso, in corrispondenza della decisione di Berlusconi di “scendere in campo” di nuovo, per la sesta volta.
La sorpresa non è stata solo dei commentatori politici: anche per molti esponenti del centrosinistra si è trattato di un “ordine” arrivato improvvisamente “nella notte”, tanto che sono colti di sorpresa anche alcuni esponenti del centrodestra, come Guido Crosetto che, alla richiesta di commenti durante la trasmissione televisiva “Omnibus” in onda su La7, decide di abbandonare lo studio, non volendo fare dichiarazioni prima di essersi consultato con i colleghi di partito.
Non è ancora chiaro se tutti gli esponenti del Pdl seguiranno in voleri di Berlusconi, anche se gli ultimi sviluppi sembrano orientati, in generale a un ricompattamento delle opinioni.
Secondo i giornali della sinistra, dietro al repentino capovolgimento di atteggiamento del Pdl al sostegno del Governo Monti c’è dell’altro. In primo luogo le sentenze sul caso Ruby, prevista per febbraio 2013: se in corrispondenza delle elezioni, i giudici preferiranno spostare la sentenza a dopo il voto. In questa luce è più chiara anche l’avversione del Pdl nei confronti dell’incandidabilita’ dei condannati: se Berlusconi fosse condannato prima del voto, potrebbe essergli preclusa la sua ennesima discesa in campo.