Cosa è possibile fare dal 4 maggio. Dipende dalle regioni.

Cosa si può fare dal 4 al 18 maggio, secondo il DPCM molto poco e c’è molta confusione. La differenza la fanno le regioni e i comuni.

Per sapere cosa è possile fare dal 4 maggio primo giorno della fase 2 oltre a sentire il Tg, leggere il decreto Conte del 26 aprile, conviene anche leggere le ordinanze regionali e seguire cosa dicono i sindaci. Ecco perché

Cosa è possibile fare dal 4 maggio in italia

Il Dpcm del governo Conte è chiaro, non cambia nulla per la libertà degli italiani chiusi in casa da circa 2 mesi. E quel poco che cambia è un pasticcio, fra congiunti fidanzati  seconde case e spostamenti.

Tanto per fare un esempio si parla sempre di distanziamento sociale come prima regola per contrastare il coronavirus, lo stesso governo del distanziamento ne ha fatto uno slogan ” Se ami l’Italia mantieni le distanze”

Quindi seguendo questo ragionamento, due fidanzati possono vedersi ma solo a distanza. Pertanto niente abbracci o passeggiate, rigorosamente vietate fino al 18 maggio.

Vedi anche: I fidanzati possono vedersi a di stanza e con la mascherina

Di contro si possono incontrare anche i parenti di sesto grado, praticamente figli di cugini ecc ecc. ma non si possono vedere gli amici.

Inoltre è bene precisare che ogni spostamento come indicato dalle Faq sul sito di Palazzo Chigi deve essere giustificato e per necessità. Ecco le indicazioni sugli spostamenti.

faq palazzo chigi fase 2

In sintesi a parte il ritorno al lavoro, parchi e attività motoria, dal 4 maggio non cambia molto. Il governo Conte il cui gradimento è sceso secondo gli ultimi sondaggi, avrebbe fatto meglio a dire agli italiani distrutti dal lokdown, “continuate a stare a casa fino al 18 maggio perché prima devo riaprire le fabbriche” Sicuramente sarebbe stato più chiaro e non avrebbe generato confusione su confusione.

Fase 2 le ordinanze regionali

Molte regioni, e per l’esattezza 11 su 20, avevano scritto a Conte e al presidente Mattarella proprio in virtù di questo Dpcm poco chiaro e deludente.

Ancora prima il Veneto, la regione del Nord che grazie al suo governatore Zaia ha meglio gestito l’emergenza Covid, aveva già emanato una sua  ordinanza anticipando i tempi. Poche cose, ma ben fatte che hanno consentito ai cittadini di iniziare a vivere.

Stessa cosa vale per la regione Sardegna che visto il basso andamento dei contagi addirittura prevede di far riaprire negozi parrucchieri e centri commerciali, mentre le belle spiagge sarde resteranno chiuse.

Diversa è la situazione nel Lazio, l’ordinanza della regione si adegua al Dpcm Conte, mentre la sindaca Raggi cambia gli orari di apertura dei negozi a Roma, e come da Dpcm aprono bar e risoranti solo per il cibo d’asporto.

Anche in Toscana ci saranno pochi cambiamenti. Il governatore Enrico Rossi nel suo post su faceboock ha avvisato i cittadini che la sua posizione in merito alla fase 2 e ripartenza è “prudenza e gradualità” Quindi obbligo di guanti e mascherine sui mezzi pubblici oltre al rispetto della distanza sociale.

Vedi anche: Toscana 4 maggio fase 2

Nella Lombardia a parte i parchi e chi andrà a lavorare non cambierà molto. Tuttavia resta alta l’attenzione sulla città di Milano da parte del sindaco Sala che raccomanda prudenza e rispetto delle regole.

Andando al Sud invece c’è in atto lo scontro fra Calabria e  Boccia ( considerato da alcuni come il più arrogante ministro di questo governo) in merito all’ordinanza della governatrice Santelli che aveva dato il via libera alle riaperture di bar e ristoranti.

Precisiamo che i governatori delle regioni non hanno la facoltà di riaprire negozi o altro, ma solo quella di restringere i provvedimenti emanati dal governo. Comunque la regione Calabria ha raggiunto contagi zero.

In Sicilia invece restano molti divieti, però Musumeci ha consentito che vengano riprese le attività equestri.

Insomma cosa è possibile fare dal 4 maggio cambia anche a secondo delle regioni e dalle città, se a Milano si può andare al parco, in Puglia si può andare a pesca.

 

 

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