Mettere in relazione la mortalità alla condizione di sovrappeso non è un concetto nuovo; già Ippocrate osservava che: ” la morte improvvisa è più comune in coloro che sono tendenzialmente grassi che in quelli magri”.
La morte prematura si verifica nei gatti in sovrappeso e, nell’ambito di studi svolti lungo tutta la vita degli animali domestici, è stato osservato che i cani magri vivono anche due anni di più di quelli obesi e vengono colpiti da malattie correlate all’età più tardi rispetto ai loro simili in sovrappeso.
Fra i rischi specifici legati all’obesità troviamo, tra i più comuni, disordini endocrini come il diabete mellito e disordini legati alle ghiandole surrenali (sindrome di Cushing, Morbo di Addison).
I problemi cardio-vascolari e respiratori, in soggetti anziani, se esacerbati dal sovrappeso, tendono a veder aggravata la sintomatologia.
Le patologie ortopediche possono essere strettamente correlate all’iperalimentazione.
Nel caso di animali giovani in rapido sviluppo, una scorretta regolazione della razione quotidiana del cibo può creare una cattiva crescita del tessuto osteo-cartilagineo (lo scheletro e le articolazioni nei cuccioli non sono in grado di sorreggere “carichi” superiori a quelli fisiologici legati a razza ed età ).
Nell’animale anziano o con pregressa patologia ortopedica i fenomeni artrosici sono molto comuni; essi determineranno maggior dolore nei soggetti obesi rispetto quelli magri.
Sarà inoltre importante tener presente che quanto più un animale presenterà eccessivo accumulo di grassi tanto più saranno alti i rischi anestesiologici e chirurgici.
Il fegato e il pancreas sono organi molto sensibili ad un eccessivo apporto di grassi nella dieta, inoltre i soggetti obesi saranno maggiormente predisposti a problematiche cutanee, riproduttive e ad una ridotta resistenza alle malattie.
In conclusione, i gravi rischi per la salute legati all’obesità mettono in evidenza la necessità di informazione dei proprietari molti dei quali , ad esempio, sono convinti che un solo pasto quotidiano sia la giusta soluzione per non far ingrassare il loro animale o che la cucina casalinga (“avanzi del pasto”) ricopra tutte le necessità alimentari di un carnivoro.
Sin dalla giovane età risulta importante evitare un cronico ed insidioso aumento di peso per favorire un maggior benessere dei nostri amici a quattro zampe.
La morte prematura si verifica nei gatti in sovrappeso e, nell’ambito di studi svolti lungo tutta la vita degli animali domestici, è stato osservato che i cani magri vivono anche due anni di più di quelli obesi e vengono colpiti da malattie correlate all’età più tardi rispetto ai loro simili in sovrappeso.
Fra i rischi specifici legati all’obesità troviamo, tra i più comuni, disordini endocrini come il diabete mellito e disordini legati alle ghiandole surrenali (sindrome di Cushing, Morbo di Addison).
I problemi cardio-vascolari e respiratori, in soggetti anziani, se esacerbati dal sovrappeso, tendono a veder aggravata la sintomatologia.
Le patologie ortopediche possono essere strettamente correlate all’iperalimentazione.
Nel caso di animali giovani in rapido sviluppo, una scorretta regolazione della razione quotidiana del cibo può creare una cattiva crescita del tessuto osteo-cartilagineo (lo scheletro e le articolazioni nei cuccioli non sono in grado di sorreggere “carichi” superiori a quelli fisiologici legati a razza ed età ).
Nell’animale anziano o con pregressa patologia ortopedica i fenomeni artrosici sono molto comuni; essi determineranno maggior dolore nei soggetti obesi rispetto quelli magri.
Sarà inoltre importante tener presente che quanto più un animale presenterà eccessivo accumulo di grassi tanto più saranno alti i rischi anestesiologici e chirurgici.
Il fegato e il pancreas sono organi molto sensibili ad un eccessivo apporto di grassi nella dieta, inoltre i soggetti obesi saranno maggiormente predisposti a problematiche cutanee, riproduttive e ad una ridotta resistenza alle malattie.
In conclusione, i gravi rischi per la salute legati all’obesità mettono in evidenza la necessità di informazione dei proprietari molti dei quali , ad esempio, sono convinti che un solo pasto quotidiano sia la giusta soluzione per non far ingrassare il loro animale o che la cucina casalinga (“avanzi del pasto”) ricopra tutte le necessità alimentari di un carnivoro.
Sin dalla giovane età risulta importante evitare un cronico ed insidioso aumento di peso per favorire un maggior benessere dei nostri amici a quattro zampe.
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