Lunedì sera alle 20.45 la Nazionale gioca l’ultima partita della fase a gironi di UEFA Nations League, ecco come l’Italia può conquistare per la seconda volta l’accesso alla Final Four
In questo momento la UEFA Nations League per l’Italia, clamorosamente assente alla fase finale dei Mondiali che comincia a novembre, rappresenta quello che in gergo verrebbe definito “il brodino”. Scarsa consistenza rispetto all’assenza della più importante competizione del mondo, ma pur sempre meglio del digiuno.
UEFA Nations League Nazionale, ultima partita decisiva
La vittoria contro l’Inghilterra di venerdì sera a San Siro, aggrappa l’Italia a un risultato positivo che renderebbe comunque un po’ meno amara la stagione è un po più brillante la nostra classifica internazionale in vista del 2023. Sicuramente, senza il Mondiale, l’Italia subirà un contraccolpo nel ranking UEFA e FIFA molto significativo.
Approdare alla Final Four di UEFA Nations League, di conseguenza, è il minimo obiettivo possibile per una squadra che, in questo momento, non ha alcun trofeo da giocarsi in vista di quelle che saranno le qualificazioni dell’europeo che inizieranno solo l’anno prossimo. L’ultima sfida, quella decisiva, è in programma a Budapest contro la sorprendente Ungheria allenata da un tecnico italiano, Marco Rossi.
Il caso dell’Ungheria è quantomeno singolare. In un girone di ferro che comprendeva campioni e vice campioni europei, come Italia e Inghilterra oltre niente meno che alla Germania, la squadra magiara correva il rischio di fare la fine del vaso di coccio tra tre vasi di ferro. Alla fine, invece, ad andare in pezzi è stata proprio l’Inghilterra, ultima in classifica con due soli punti in 5 partite e aritmeticamente retrocessa nella seconda fascia di Nations League Indipendentemente dall’ultima gara.
Gli avversari dell’Italia: l’Ungheria di Marco Rossi
L’Ungheria, che da molto tempo non compete più per nessun trofeo di una certa importanza e che a oggi ha nelle due finali del mondiale perse nel 1934, proprio contro l’Italia e nel 1958, contro l’allora Germania Overs, i due highlights più significativi di una storia calcistica che deve moltissimo al suo passato. Ma che al presente ha offerto ben poco.
Marco Rossi, arrivato quasi casualmente in Ungheria si è seduto sulla panchina della nazionale dopo due esperienze di club all’Honved Budapest e al Dunajska Streda (Slovacchia) che lo ha messo in luce. É CT della nazionale dal 2018. Il pubblico lo ama. La squadra gioca bene e lui ha avuto la grande capacità di valorizzare tantissimi giovani e di riavvicinare il pubblico a un gruppo che otteneva risultati sporadici e scarsamente significativi.
In 46 partite Marco Rossi vanta un bilancio di tutto rispetto: 22 vittorie, 9 pareggi e 15 sconfitte. Ultimo successo il clamoroso 0-1 di venerdì a Lipsia che ha eliminato dalla Final Four la Germania. Ultima sconfitta quella nella gara d’andata di Nations League, proprio contro l’Italia: 2-1 a Cesena. Tra le stelle della squadra magiara Adam Szalai, fisicatissimo attaccante del Basilea, suo il gol decisivo di Lipsia con uno strepitoso gol di tacco, e il trequartista Dominik Szoboszlai, un vero talento. Diversi i giovani interessanti: da Vancsa, 17 anni appena, a Karkez, difensore appena 18enne.
Come si qualifica l’Italia
Alla Nazionale di calcio il pareggio stavolta non basta. Con due punti da recuperare sull’Ungheria, capoclassifica a quota 10, gli Azzurri saranno obbligati a vincere a Budapest per scavalcare i magiari e accedere così alla Final Four. Sarebbe la seconda volta consecutiva dopo la qualificazione alle semifinali ottenuta lo scorso anno che si concluse, purtroppo, con la prima sconfitta dell’Italia di Roberto Mancini dopo una lunga serie positiva, a San Siro, contro la Spagna. In un periodo di evoluzione, per non dire di ricostruzione, c’è poco da fare gli schizzinosi.
Una vittoria a Budapest servirebbe a ripartire in vista della stagione 2023 e delle qualificazioni all’Europeo, il cui sorteggio si terrà il 9 ottobre, con un trofeo nel mirino e un’autostima decisamente in rialzo dopo la disastrosa esperienza dell’eliminazione Mondiale.
Vedi anche: Nazionale di calcio rosa e formazione
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.