DonneSulWeb ha intervistato Simone Santoni, allenatore della Roma Calcio Femminile. La Serie C donne e non solo tra gli argomenti toccati.
Onorare lo stemma della Roma Calcio Femminile, ma senza pressioni: questo il mantra che Simone Santoni, allenatore delle giallorosse, ripete alle sue ragazze.
A confessarlo ai nostri microfoni è lo stesso tecnico della Roma CF, il quale ci ha anche parlato del campionato di Serie C donne a cui sta partecipando la sua squadra e non solo.
Di seguito, dunque, l’intervista esclusiva rilasciata da mister Santoni alla redazione sportiva di DonneSulWeb.
Come arriva mister Santoni al calcio femminile?
«Sono arrivato al calcio femminile attraverso il percorso intrapreso nella FIGC come responsabile tecnico e selezionatore dell’Under 15 femminile».
L’inizio di stagione è stato altalenante: qual è l’obiettivo stagionale della Roma CF, una società senz’altro prestigiosa visto il suo passato?
«Siamo una squadra giovane e con tantissime ragazze di talento, l’obiettivo è quello di lasciarle serene e tranquille affinché questo percorso per loro possa essere limpido, sereno e senza alcun tipo di pressione. Quello che dico sempre alle
ragazze è di onorare il simbolo che abbiamo sul petto e di essere fiere di far parte di questa gloriosa società».
Come si fa a competere in una Serie C che inizia a essere frequentata da diverse squadre che si appoggiano a società professionistiche? Il livello negli ultimi anni sembra essersi alzato notevolmente…
«Per me è la prima Esperienza in Serie C, ma il livello è molto alto: ogni squadra ha quattro/sei giocatrici importanti che spostano gli equilibri».
Nell’arco della stagione vi ritroverete a disputare diversi derby cittadini: questa cosa vi carica o li ritenete partite come le altre?
«Non esistono derby o partite particolari, per noi ogni gara è un’opportunità di crescita singola e collettiva».
Chiudiamo con un occhio al calcio femminile in generale: come vede il futuro del movimento?
«L’avvento del professionismo sicuramente è stato un salto di qualità molto importante, a oggi la Serie A è composta da giocatrici di assoluto livello mondiale. Dobbiamo essere bravi noi addetti ai lavori ad essere pazienti e lasciare il tempo a ogni singola ragazza di fare le proprie esperienze. Dobbiamo far capire loro che l’errore non deve essere vissuto come un dramma, bensì come un momento di crescita».
Veronese, classe ’92, laureato in Editoria e Giornalismo presso l’Università degli Studi di Verona e iscritto all’Albo dei Giornalisti dal 2019. Da sempre appassionato di calcio, ho iniziato a scrivere per il quotidiano L’Arena per poi proseguire online. Seguo questo magnifico sport in tutte le sue sfaccettature, si tratti di maschile o femminile, prime squadre o giovanili, grandi squadre o piccole realtà locali.