Esito amaro nella finale del Mondiale per club di pallavolo per l’Imoco Conegliano, costretta a restituire il titolo iridato al Vakifbank Istanbul
L’Imoco Conegliano chiude il 2021 con un bilancio sicuramente positivo, straordinario, se non addirittura irripetibile. Il club veneto si conferma la squadra più vincente di sempre nella storia della pallavolo e, con ogni probabilità , di qualsiasi sport di squadra. Ma questa volta il salmo non finisce in gloria punto
Pallavolo, Mondiale per club: Imoco Conegliano battuta
Le Pantere, infatti, archiviano la stagione con una sfilza di trofei straordinari, ma falliscono l’ultimo capitolo, quello forse più importante. Vinte Champions League, scudetto, Coppa e Supercoppa italiana, battuto il record assoluto di vittorie raggiungendo 76 successi consecutivi tra tutte le competizioni italiane e straniere, l’Imoco fallisce proprio nel match più importante.
L’avversario è quello di sempre, il Vakifbank Istanbul. Corsi e ricorsi di una pallavolo mondiale di altissimo livello che vede sulla panchina della squadra turca Giovanni Guidetti, ex allenatore delle venete, e su quello dell’Imoco il suo allievo, Daniele Santarelli. Gli ultimi confronti, ad esempio per la Champions League, avevano visto prevalere le Pantere, forti non solo di una Paola Egonu incontenibile ma anche di un collettivo impressionante, una vera e propria corazzata inaffondabile. Stavolta le cose sono andate un po’ diversamente.
A giocare un ruolo decisivo, sicuramente, la location. Non era facile esprimersi al meglio ad Ankara, in un ambiente neutro solo fino a un certo punto visto il gran numero di tifosi turchi rispetto alla piccola rappresentanza dei supporter arrivati dal Veneto. Tuttavia non è stata una gran partita da parte dell’Imoco, sofferente in ricezione, a volte un po’ imballata in regia e in attacco.
Una partita figlia forse di una certa stanchezza ma anche dello straordinario stato di forma di una squadra avversaria che per contro non ha sbagliato quasi niente con un servizio devastante e la solita Haak capace di trasformare in punto qualsiasi azione offensiva.
Una serata storta
L’Imoco, peraltro, paga salatissimo un primo set pessimo che costringe le venete a recuperare. Un’impresa solo parzialmente riuscita e pagata pesantemente sia nel terzo set, quando le turche si portano nuovamente avanti  che soprattutto nel tiebreak quando invece di alzare l’asticella, Conegliano si trova a zoppicare e a soffrire una battuta avversaria imprendibile.
La squadra italiana “si consola” con l’argento mondiale dietro una squadra che ha saputo cogliere il proprio momento e con qualche trofeo individuale. Miglior alzatrice Wolosz, miglior libero Moki De Gennaro, miglior centrale De Kruijf. Niente riconoscimenti per Paola Egonu nonostante 38 punti in finale, top score assoluto.
Il Vakifbank conquista così il suo quarto titolo mondiale, per la verità con pieno merito. Della squadra veneta, che peraltro aveva già interrotto la sua incredibile imbattibilità alcune settimane fa, perdendo da Il Bisonte Firenze, una sconfitta che azzera un periodo incredibile, forse irripetibile per chiunque e  che consente alla formazione di Conegliano di porsi di fronte a nuovi ambiziosi obiettivi.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.