Non era mai accaduto che l’Italia conquistasse entrambi i titoli dell’Europeo di pallavolo, ma questo 2012 d’oro per lo sport italiano riserva anche questa straordinaria soddisfazione
Italia campione d’Europa di pallavolo. Bisognerebbe usare il copia e incolla per rievocare le emozioni della notte di Belgrado di qualche settimana fa, quando furono le Azzurre a sorprendere tutti sconfiggendo la Serbia campione in carica e conquistando un titolo che sembrava impossibile. Soprattutto dopo le Olimpiadi.
Italia, campione d’Europa di pallavolo
Una considerazione valida, a maggior ragione, per la squadra maschile di pallavolo che tornava da Tokyo con un progetto completamente nuovo, ricostruito in gran parte ancora da verificare. Nuovo il commissario tecnico, Ferdinando De Giorgi. Nuovi ben otto giocatori, quasi tutti esordienti alla loro prima grande esperienza internazionale.
Per non parlare del poco tempo a disposizione, non più di due settimane, per cercare di trovare un progetto, creare di gruppo e fare sogni ambiziosi.
Una squadra giovanissima il cui capitano, Simone Giannelli, è un veterano di appena 25 anni. Non ci sono più gli ultimi fenomeni di una generazione di fuoriclasse infinita che hanno deciso di lasciare l’azzurro. Non c’è nemmeno Ivan Zaytsev, giocatore simbolo della nostra pallavolo, a casa dopo un intervento chirurgico.
La squadra azzurra
Tutto di questa nazionale era ipotetico, presunto. Ma de Giorgi, Giannelli e i giocatori sono andati ben aldilà dell’impresa impossibile riportando in Italia in titolo europeo che mancava da 16 anni. Dopo la vittoria in semifinale contro la Serbia, un solo set concesso alla squadra campione in carica, l’Italia doveva affrontare la Slovenia, per due volte medaglia d’argento agli Europei. Una squadra tecnica e solida. Con tanti giocatori di consolidata esperienza cresciuti del nostro campionato. E un allenatore, Alberto Giuliani, capace di far giocare bene qualsiasi squadra e di tirare fuori il meglio anche da giocatori apparentemente “normali”.
La finale
La finale di Katowice è un vero capolavoro. La Slovenia è un avversario autentico, l’unico in grado di mettere in seria difficoltà la squadra italiana. Costretta a rimediare in più occasioni al gioco dirompente dei suoi avversari e a rimontare per ben due volte, l’Italia si svela in tutto il suo splendore nel tie-break. Una squadra che punta tutto su gruppo, sull’entusiasmo e sulla capacità di alcuni esordienti di entrare in campo dalla panchina per fare la differenza. Il crescendo dell’Italia riesce a zittire persino gli sloveni e a scatenare l’entusiasmo dei tifosi polacchi, oltre settemila persone presenti, letteralmente conquistati dai ragazzini di De Giorgi e dalla qualità del loro gioco. Il finale è un trionfo.
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L’Italia conquista il suo settimo titolo europeo, il primo dal 2005 dopo due finali perse. Simone Giannelli viene eletto miglior giocatore del torneo. E l’Italia si aggiudica anche un posto alla fase finale del Mondiale in programma l’anno prossimo in Russia.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.