Il nuovo DL del governo vieta i raduni, ma riguarda anche quelli dei tifosi di calcio? Ecco cosa dice la legge e cosa si rischia.
Con il dl n.162 31 ottobre 2022 il governo ha introdotto il reato di invasione dei terreni o edifici al fine di organizzare raduni con oltre 50 persone. La misura è stata voluta per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza secondo l’esecutivo, mirando principalmente a evitare rave party o altre manifestazioni simili.
Ma c’è una domanda che sorge spontanea e che probabilmente si fanno molti: questo divieto vale anche per i tifosi di calcio? I supporter infatti spesso si radunano prima o dopo le partite, per fare festa o spesso veri e propri atti di vandalismo. In questo caso cosa prevede la legge? Proviamo a capirlo qui di seguito.
Decreto legge 31 ottobre 2022 n 162 testo
Ecco in sintesi il contenuto del testo del nuovo dl, che potete leggere nella foto qui allegata tratta dal sito del Ministero dell’interno.
Da qui si evince chiaramente che qualsiasi assembramento, che rientra nella fattispecie indicata, può essere punito con la reclusione e con multe di natura finanziaria salatissime.
Raduno tifosi di calcio, cosa prevede il decreto
Tuttavia nel DL si parla esplicitamente solo di rave party e non di raduni dei tifosi (ovviamente ci riferiamo a quelli illegali). Quindi in questo caso sorge il dubbio che volutamente l’esecutivo non voglia mettersi contro le tifoserie. Visto che sono numerosissime in Italia e hanno un peso elettorale sicuramente maggiore rispetto a chi organizza feste.
Al netto di questo occorre fare chiarezza, perché il provvedimento rischia di generare confusione. Se da un lato è vero che si parla di “invasione” di terreni e edifici, dall’altro non si può circoscrivere questa attività solo a chi organizza rave party. Anche le altre manifestazioni, incluse quelle dei tifosi pre e post partite, se in numero superiore alle 50 unità indicate dalla legge, dovrebbero essere perseguite e punite. A meno che le regole si applichino solo in alcuni casi.
I tifosi, il mondo del calcio e dello sport tutto attendono risposte dai ministri competenti. Ovvero da quello dell’interno Piantedosi e da quello della giustizia Nordio. Probabilmente sentiremo ancora parlare di questo provvedimento perché rischia di generare problemi alla giustizia italiana oltre che limitazioni della libertà delle persone.
Nella nostra redazione lavorano giovani giornalisti pubblicisti neolaureati, SEO copywriting e stagisti. Tutti i redattori scelti vantano esperienze maturate in testate editoriali e provengono da diverse Università.