C’è tutta la stagione del Milan nella sofferta vittoria, 1-0, sull’Empoli: una partita dai due volti nel corso della quale il Milan mostra il meglio ma anche il peggio di sé
Il Milan vince, aumenta a 5 punti il suo vantaggio sull’Inter – chiamata a una partita non facile sul campo del Torino – e mantiene le distanze dalla Juventus, vittoriosa a Genova pur con qualche sofferenza di troppo contro la Sampdoria. Ma non convince: non del tutto.
Milan-Empoli 1-0, la partita
Proprio come la Juventus, infatti, andata eccessivamente in sofferenza nel corso del secondo tempo a Marassi, il Milan finisce per autopunirsi dopo un primo tempo dominato dall’inizio alla fine nel corso della quale il gol del vantaggio, firmato da Kalulu, è davvero troppo poco. Ma le regole del calcio non prevedono un asterisco accanto alle partite dominate, o al numero delle occasioni sprecate. Conta solo il risultato. E al termine dei 90 minuti, paradossalmente, il Milan ha rischiato concretamente di pareggiare una partita che poteva essere vinta con larghissimo margine. Una scena, peraltro, già vista: perché non è la prima volta che contro squadre impegnate nella parte medio bassa della classifica la squadra rossonera finisce per fare fatica.
Il primo tempo si sintetizza dunque nel bellissimo gol di Kalulu. La sua conclusione, a sfruttare la corta respinta della difesa su un calcio piazzato, non è da difensore, quanto piuttosto di centrocampista di navigata esperienza. Precisione chirurgica e palla sulla quale Vicario non può arrivare. Il Milan, proprio in questa fase del match, commette l’errore di non riuscire a portare a compimento una supremazia tanto evidente quanto sterile. Ci sono almeno quattro le palle gol che i rossoneri sprecano davanti alla porta avversaria. Per pentirsene amaramente nel secondo tempo.
Se il Milan della prima frazione di gara domina, quello della seconda parte, incredibilmente, va in confusione. E a salire in cattedra, provvidenzialmente, è Mike Maignan, portiere che alla sua prima stagione in Serie A dimostra ancora una volta una straordinaria solidità. Tre i suoi interventi decisivi, uno dei quali su una doppia conclusione che lo vede impegnato in altrettante respinte davvero miracolose. Il Milan può davvero ringraziare il suo portiere e, un pochino, anche la fortuna.
Troppo inconcludente la squadra rossonera del secondo tempo, al netto di problemi di formazione ancora evidenti pur considerando una squadra che, questa settimana, non aveva turni infrasettimanali né coppe europee.
Il Milan prende di buono il risultato, i tre punti che valgono la conferma al vertice della classifica: e tanto basta in attesa di ritrovare la miglior condizione possibile e quella concretezza che, alla capolista, comincia a mancare un po’ troppo spesso punto.
Il tabellino
MILAN – EMPOLI 1-0
19′ Kalulu
MILAN (4-2-3-1): Maignan 7; Calabria 6, Kalulu 7, Tomori 6, Florenzi 6,5; Bennacer 6,5 (dall’88’ Krunic sv), Tonali 6; Messias 6,5 (dal 72′ Saelemaekers 6), Kessie 5,5 (dal 72′ Brahim Diaz 6), Leao 6,5 (dall’83’ Rebic sv); Giroud 5,5 (dall’83’ Ibrahimovic sv).
EMPOLI (4-3-2-1): Vicario 6,5; Fiamozzi 5 (dal 63′ Stojanovic 6), Romagnoli 6,5, Luperto 7, Cacace 6 (dal 63′ Parisi 6); Bandinelli 5,5, Zurkowski 5, Asllani 6; Bajrami 6, Henderson 5 (dal 63′ Cutrone 5,5); Pinamonti
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.