Con due gol e una prestazione accorta e ordinata, l’Inter ipoteca l’accesso alla semifinale di Champions League
Ammettiamolo. Nessuno, nemmeno il più ottimista dei tifosi si sarebbe mai aspettato una prestazione così autorevole e di personalità di una squadra che solo pochi giorni fa sembrava fragile e permeabile.
Eppure è la stessa Inter che ha perso dieci partite in campionato smarrendo punti clamorosi nella corsa all’Europa precipitando fuori dalla zona Champions League. Ma a Lisbona contro il Benfica la squadra di Simone Inzaghi dimostra ancora una volta di essere capace di tutto, nel bene e nel male.
Inter ordinata e precisa
Con Lautaro Martinez e Dzeko titolari, Dumfries e Dimarco sulle fasce, l’Inter si oppone al Benfica, lanciatissimo verso la conquista del titolo nazionale con largo margine nonostante una sconfitta nello scontro diretto con il Porto di sabato scorso con ordine e buon senso.
A parte una sola accelerazione dei padroni di casa con Rafa Silva che costringe Onana a una respinta, i nerazzurri concedono davvero poco. Gestiscono bene gli spazi e la palla, perdono pochi contrasti, riescono a imporsi e a ripartire con ordine. Nel primo tempo un paio di contropiede potrebbero essere gestiti meglio. Ma tanto vale non fare gli schizzinosi viste le ultime prestazioni.
Benfica-Inter 0-2
Nel secondo tempo il Benfica non riesce in alcun modo a produrre quel gioco arioso e piacevole che si è fatto ammirare nel corso della stagione. Anche per merito dell’Inter che continua a sbarrare ogni fonte di gioco diventando temibile nelle ripartenze. Su una di queste il cross dalla sinistra di Bastoni per Barella è al bacio, stacco di testa da puntero del centrocampista che insacca da posizione non facilissima… davvero molto bello.
La risposta del Benfica si esaurisce in una mischia che la difesa dell’Inter rintuzza. Poi, un traversone di Dumfries si stampa sul gomito di Joao Mario in piena area. Il VAR chiama all’arbitro il calcio di rigore che Lukaku trasforma. Tutto perfetto, anche la parata in extremis di Onana che a tempo scaduto respinge una conclusione ravvicinata molto insidiosa.
Per l’Inter aprile prosegue nel modo migliore, per lo meno nelle coppe. Martedì prossimo a San Siro basterà non fare disastri. E L’Italia potrà finalmente festeggiare una squadra italiana certamente in finale di Champions League dodici anni dopo la Juventus. Mercoledì sera alle 21 la prima sfida tra Milan e Napoli. Nell’altro quarto di finale netta vittoria del Manchester City, 3-9 (Rodrigo, Bernardo Silva Haaland) sul Bayern Monaco.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.