In Nuova Zelanda vs Filippine, contro ogni pronostico, le padrone di casa escono clamorosamente battute nella partita più attesa
Tutto sommato meglio per chi questo Mondiale lo segue e lo vuole raccontare. Perché i risultati della seconda giornata del Gruppo A offrono uno scenario che non potrebbe essere più incerto e imprevedibile.
Merito anche del pareggio tra Svizzera e Norvegia che rinvia alle partite in programma domenica prossima tutti i responsi.
Nuova Zelanda vs Filippine 0-1
Inutile sottolineare che la vittoria all’esordio contro la Norvegia offrisse un’occasione imperdibile alla Nuova Zelanda, padrona di casa, chiamata a una seconda storica vittoria contro le Filippine, squadra sicuramente meno problematica e del tutto alla portata delle Football Ferns.
Ma il meccanismo di quella che poteva essere una sceneggiatura quasi perfetta, si è incastrato proprio sul più bello. E le Filippine regalano a questo splendido mondiale un’altra storia da ricordare: perché tra le otto formazioni esordienti sono anche la prima a conquistare una vittoria storica.
What. A. Moment.
The Matchday 6 Goal of the Day belongs to Sarina Bolden for scoring the Philippines' first-ever FIFA World Cup goal! 🇵🇠pic.twitter.com/jwvReTMCcE
— FOX Soccer (@FOXSoccer) July 25, 2023
Il gol decisivo
In una partita nel corso della quale la Nuova Zelanda, forse per la prima volta nella sua storia del calcio femminile è costretta a fare i conti con una certa ansia da prestazione, il gol decisivo arriva già nel primo tempo. Lo firma Sarina Bolden, con un gran bel colpo di testa su cross di Sara Kristine Eggesvik. Il primo gol marcato a un Mondiale, dopo lo 0-2, subito all’esordio della Svizzera; che vale anche la prima vittoria in assoluto.
Spinta da tutto uno stadio che vuole un’altra nottata di festa e divertimento, paradossalmente la Nuova Zelanda gioca una partita meno brillante con la modesta rappresentativa filippina rispetto a quella evidenziata contro la ben più solida Norvegia. Idee più confuse espresse con una certa foga e poca linearità . Le occasioni non mancano ma finiscono sul fondo, come nel caso della deviazione sotto misura di Jacqui Hand, che ricordiamo avere segnato gol molto più complicati di questo, o tra le braccia del portiere avversario, molto attenti.
Hannah Wilkinson, l’eroe che ad Auckland aveva marcato il gol decisivo stavolta alle polveri bagnate e sbaglia due clamorose occasioni: sparando alto sulla traversa da ottima posizione, o direttamente sul palo prima che un colpo di testa di Hand, proprio su un cross di Wilkinson, si insacchi e faccia esplodere lo stadio. Ma l’urlo di gioia si strozza in gola dopo che il VAR annulla tutto per fuorigioco.
Tutto dunque rinviato a domenica nelle partite che si gioca in terranno in contemporanea, Svizzera-Nuova Zelanda e Filippine-Norvegia, lo scenario perfetto per un finale incertissimo.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.