Nazionale donne in piena evoluzione. Le parole del CT in questa video intervista dopo la partita Italia Marocco a Ferrara.
Solo uno 0-0 contro il Marocco. Potrebbe sembrare un risultato negativo quello che chiude l’ultima amichevole della Nazionale di calcio femminile in vista dei Mondiali 2023 di Australia e Nuova Zelanda.
Proviamo a spiegare con l’aiuto del CT della nazionale Milena Bertolini aspetti positivi di una squadra che non sarà quella che vedremo ai Mondiali.
Italia-Marocco 0-0
La partita poteva essere vinta. O forse magari anche persa. Perché anche il Marocco ha avuto le sue occasioni da gol. Una in particolare in avvio, davvero clamorosa, con Ourzaoui. Ma alla fine se contiamo il numero di conclusioni in porta sono state quasi esclusivamente azzurre, tre delle quali davvero importanti. Migliore in campo per il Marocco il portiere Errmichi, protagonista di alcuni salvataggi prodigiosi.
Quella italiana non era la squadra titolare: si sono visti alcuni esperimenti, diversi test che suonavano un po’ come un esame di maturità per le ragazze che avevano un’ultima occasione di convincere Milena Bertolini circa la loro candidatura ai Mondiali.
Un gruppo di 34 ragazze, ognuna con una chance: ma alla fine le prescelte sono solo 23, con due riserve: “Diciamo che le ragazze ce l’hanno messa tutta per farmi ragionare su quelli che sono i miei dubbi, si sono davvero impegnate tutte tantissimo. E mi dispiace che alcune di loro il Mondiale lo vedranno da casa. Ma spero che capiranno che questa è stata un’esperienza importante, che servirà loro per il proprio futuro individuale, nella loro squadra di club e magari nel prossimo futuro in azzurro”.
Sulla partita Bertolini ammette che alcune cose potevano andare meglio: “Dobbiamo essere un po’ più cattive, al Mondiale quando avremo delle occasioni del genere bisognerà avere anche la freddezza di buttarla dentro. Per il resto si sono viste cose buone, tenendo conto della fatica di una preparazione che sicuramente ci ha lasciato un po’ di fatica e di pesantezza”.
QUI IL LIVE MINUTO PER MINUTO DELLA PARTITA
“Un gruppo in evoluzione”
Bella la definizione di Bertolini sul gruppo, che sta vivendo una transizione. Non si tratta tuttavia di un’accezione negativa o limitante: “È un gruppo che ha maturato esperienze, e che proprio per questo riesce a consentire più facilmente l’inserimento di alcune giovani. Beccari è alla nostra seconda esperienza con noi, Dragoni alla prima, e ha solo 16 anni. È brava. Sicuramente un talento con personalità. Da una parte mi dispiace che sia andata via, dall’altra sono contenta perché il Barcellona potrà forgiare le sue qualità. In questo momento di transizione dobbiamo cercare di valorizzare il talento di chi arriva. Che da una parte è spregiudicato abbastanza per mettersi in luce e dall’altra sa di avere le spalle coperte da una squadra solida. Il gruppo è buono, ha prospettive. Sono contenta del lavoro che abbiamo fatto fin qui, davvero molto contenta”.
Ora è il momento delle scelte. Per Auckland partiranno in 25, le 23 del roster titolari e due riserve. Nove torneranno definitivamente a casa dopo l’ultimo allenamento al termine della riunione tecnica di commiato.
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Il 5 luglio partenza per la Nuova Zelanda. L’8, dopo due giorni per assorbire jet-lag e il salto spazio-climatico in un emisfero in pieno inverno, il primo allenamento. Con due settimane di lavoro pieno per smaltire la preparazione e mettere a punto la squadra che farà il suo esordio il 24 giugno contro l’Argentina.
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.