Australia vs Nigeria rappresenta una clamorosa sorpresa negativa per la squadra padrona di casa, la qualificazione agli ottavi di finale dell’Australia, ora, è in salita
In un Mondiale femminile che non ha certo lesinato le sorprese mettendo in grande difficoltà anche le nazionali più navigate ed esperte, spicca l’incredibile sconfitta interna dell’Australia, padrona di casa, contro la Nigeria
Nonostante i pronostici fossero tutti dalla parte delle australiane, avevamo già detto che la formazione nigeriana, è l’unica squadra africana in grado di fare risultato ai Mondiali, e che era un ostacolo ben più duro di quanto le statistiche potessero far pensare e così, puntualmente, è stato.
Australia vs Nigeria 2-3
Nigeria che non aveva mai vinto in una fase finale di un Mondiale e che di certo non ha rubato assolutamente nulla. Improntando la partita su una grande fisicità e cercando rapide verticalizzazioni verso l’unica attaccante schierata nel modulo in avvio, la Nigeria ha avuto la pazienza e la capacità di sapere aspettare il momento più opportuno per alzare il proprio livello di gioco e assestare due o tre colpi decisivi a una difesa avversaria che è andata in tilt e non ha più saputo recuperare.
Illusione e delusione: la rimonta della Nigeria
Che le cose potessero anche non andare secondo i piani lo aveva lasciato intendere un primo tempo non particolarmente brillante da parte di un’Australia estremamente macchinosa e poco fluida cui l’assenza di Sam Kerr pesa davvero oltre ogni misura. Un paio di offensive di una certa pericolosità, brillantemente sbrogliate da Chiamaka Nnadozie, il portiere nigeriano titolare, e respinte un po’ fortunosamente a poca distanza dalla porta, come quando Hayley Raso allontana un pallone insidiosissimo indirizzato verso la linea bianca da una confusa azione di calcio d’angolo.
Illude il gol del vantaggio australiano marcato a tempo scaduto da Emily van Egmond con un contropiede ben avviato e perfettamente concluso. Una gioia che dura meno di quattro minuti, zittita dal piatto sinistro di Uchenna Kalu che trasforma con opportunismo un traversone dalla sinistra mal gestito dalla squadra australiano. Situazione che diventa molto preoccupante al 65’ quando un altro pallone vagante viene gestito con grande intelligenza tra appoggi e colpi di testa fino al tocco decisivo di Osinachi Ohale.
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Positive vibrations dei tifosi nigeriani
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Il silenzio dello stadio di Brisbane diventa irreale al 72’. Pasticcio difensivo che consente ad Asisat Oshoala di insaccare su una incomprensione davvero maldestra tra Alannah Kennedy e il portiere Mackenzie Arnold per l’1-3 delle Super Hawks. Inutile il gol della stessa Alanna Kennedy che firma il definitivo 3-2, di testa su azione di calcio d’angolo, al decimo minuto di recupero.
Nigeria imbattuta in un girone che, considerando anche le battute a vuoto del Canada, diventa un vero rebus. Eliminata solo l’EIRE, con tre squadre in corsa per due punti e la Nigeria, che nell’ultimo turno affronterà proprio le irlandesi, con la concreta possibilità di piazzarsi addirittura al primo posto in classifica.
Il riscaldamento musicale prepartita della Nigeria
💃 Dancing 🤝 Football. ⚽️
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.